Cop28, nuova bozza di accordo: sparisce l'uscita dal petrolio e spunta il nucleare
A Dubai la presidenza del summit propone una formulazione in cui resta l'indicazione di triplicare la capacità di energia rinnovabile e raddoppio dell'efficienza energetica al 2030
ROMA. Una nuova bozza di accordo, ridotta da 27 a 21 pagine, è stata diffusa dalla presidenza della Cop28 in corso a Dubai. Non è più citata la parola "uscita" dai combustibili fossili mentre resta l'indicazione di triplicare la capacità di energia rinnovabile e raddoppio dell'efficienza energetica al 2030. La bozza del "Primo Global stocktake" riconosce la necessità "di una riduzione profonda, rapida sia del consumo che della produzione di combustibili fossili in modo giusto, ordinato ed equo, in modo da raggiungere lo zero netto entro, prima o intorno al 2050, come raccomandato dalla scienza".
Il testo proposto dalla presidenza della Cop28 per raggiungere un accordo esorta le parti ad "accelerare nelle tecnologie a zero e a basse emissioni, comprese, tra le altre, le energie rinnovabili, il nucleare, le tecnologie di abbattimento e rimozione, comprese la cattura, l'utilizzo e lo stoccaggio del carbonio, e la produzione di idrogeno a basso contenuto di carbonio, in modo da potenziare gli sforzi verso la sostituzione delle tecnologie fossili 'unabated' nei sistemi energetici".
Questa edizione della Coop28 è stata oggetto di polemiche sia per l'atteggiamento conservatore di alcuni Stati (e l'Italia non è certo tra gli apripista, al contrario il governo Meloni polemizza su ogni iniziativa "green" dalla Ue) sia perché ospitata in un Paese petrolifero che, come gli altri simili, ha tutto l'interesse a far rallentare i processi di transizione ecologica.