Sergio: 'Bortone andava licenziata'. Insorge il Pd
"TeleMeloni? Al massimo Teleopposizioni... Sarò il prossimo dg"
(ANSA) - ROMA, 08 GIU - "Serena Bortone doveva essere licenziata per quello che ha fatto e non è stata licenziata. Non è stata punita". L'Ad Rai Roberto Sergio torna sul caso Scurati alla Festa dell'Innovazione del Foglio a Venezia e non usa mezzi termini nel giudicare il comportamento della conduttrice, provocando la reazione indignata del Pd. L'Ad nega, d'altra parte, che esista una TeleMeloni e non si sottrae alle domande sul suo futuro, assicurando che il patto della staffetta con il dg Giampaolo Rossi resta in piedi e che dopo le europee i due si scambieranno i ruoli senza "nessun problema". A far discutere, in primo luogo, sono le affermazioni nette sulla conduttrice di 'Chesarà...', che ha denunciato l'episodio della mancata messa in onda del monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile sui social ed è per questo alle prese con un procedimento disciplinare. "L'11 di questo mese rappresenterà le sue tesi e valuteremo, ma certamente a nessun dipendente di nessuna azienda sarebbe consentito di dire cose contro l'azienda in cui lavora - ha affermato Sergio -. Lei questo ha fatto e non è stata punita". Poi ha negato qualsiasi censura, spiegando che aveva mandato "un whatsapp a Bortone" con il quale la invitava "a mandare in onda il monologo" e che lo scrittore ha scelto di non andare solo perché "non veniva pagato". False, a suo dire, anche le notizie su una riduzione per punizione delle puntate del programma di Bortone. "I palinsesti per la prossima stagione saranno presentati ai vertici venerdì della prossima settimana - ha aggiunto -. Quindi è una notizia che non esiste in questo momento". "Frasi vergognose", secondo il senatore del Pd, Francesco Verducci. "È l'arroganza di un potere che è diventato censura e intimidazione - ha detto il parlamentare -. Di Roberto Sergio peraltro ricordiamo perfettamente le uscite social contro l'azienda Rai (ai tempi di un Sanremo) e in altro contesto contro il suo collega direttore Andrea Vianello. Quindi evidentemente per lui vale tutto. Altri invece vanno licenziati". Per Sergio, invece, la Rai è travolta dalla fake news e non esiste alcuna TeleMeloni. "Teleopposizioni la chiamerei - ha sostenuto -. L'Osservatorio di Pavia proprio ieri mi ha mandato un'ultima testimonianza e mai come nella mia gestione c'è stato un equilibrio correttissimo". Nessuna epurazione per l'Ad: da Fabio Fazio a Amadeus "tutti sono andati via per propria scelta". Lucia Annunziata, che ha lasciato l'azienda in polemica con la deriva politica dei vertici, è ora candidata alle europee per il Pd. "Era chiaro che già all'epoca il suo obiettivo era quello - ha affermato Sergio -. Io l'ho accompagnata all'uscita nella maniera più garbata possibile. Aveva una penale da pagare che non ha pagato". (ANSA).