Un contributo parrucche per chi si sottopone alla chemio, la proposta di legge di FdI
Cinquecento euro ai pazienti oncologici privilegiando chi ha un Isee inferiore ai 50mila. Rosso (FdI): «La perdita di capelli un disagio che impatta a livello psicologico ma anche sul bilancio familiare». Previsti anche la banca nazionale della parrucca e campagne di sensibilizzazione
ROMA. Prevedere per legge l'erogazione di un contributo di 500 euro per l'acquisto di parrucche o protesi tricologiche per chi si è sottoposto a cure chemioterapiche, privilegiando chi ha un Isee sotto i 50mila euro. Questa la misura principale prevista all'interno della Proposta di legge a prima firma del deputato di Fratelli d'Italia Matteo Rosso, che sarà unificata a quella di tematica afferente presentata dal deputato di Fdi Alessandro Urzì e che è stata illustrata oggi alla Camera dei deputati.
Il testo prevede, inoltre, l'istituzione di una “banca regionale della parrucca” alla quale ciascun cittadino può donare i propri capelli perché vengano prodotte protesi e campagne di sensibilizzazione alla donazione.
«Questa proposta di legge mostra una vera sensibilità per un tema delicato: è vero che, grazie alla ricerca, le cure chiemioterapiche sono a tossicità sempre minore ma esiste ancora un'alta percentuale di donne colpite da alopecia indotta. Dare loro la possibilità di vivere la malattia con maggiore serenità porta sicuramente giovamento al benessere psicofisico», ha sottolineato il ministro alla Salute Orazio Schillaci.
«Ho vissuto questo tema personalmente dal punto di vista maschile e, dunque, a maggior ragione ritengo sia giusto dare alle persone che già vivono una situazione difficile sotto il profilo curativo un sostegno importante sotto quello psicologico. Spero venga chiesta la legislativa per questo provvedimento, che mi auguro sia approvato con la massima condivisione e nel minor tempo possibile per dare tempestiva e positiva risposta a chi vive questo disagio», ha aggiunto il capogruppo Fdi alla Camera Tommaso Foti.
«Durante la mia esperienza di medico - ha detto il primo firmatario Rosso - mi sono reso conto che a preoccupare maggiormente le donne che purtroppo si trovano a doversi sottoporre a cure chiemioterapiche era la perdita dei capelli.
Una situazione di disagio che impatta sull'aspetto psicologico dal quale non possiamo prescindere quando si prende in carico la cura di malato di cancro. Questo mi ha spinto a concentrarmi su un aspetto che, dati gli alti costi delle parrucche, spesso impatta anche sul bilancio familiare di chi già è sottoposto a una grande sfida, quella contro la malattia».
Il professor Francesco Perrone presidente nazionale dell'Associazione Italiana oncologia Medica (AIOM) ha voluto specificare quanto «sia stato importante il voto unanime del Parlamento italiano alla legge sull'oblio oncologico, un momento bellissimo di attenzione trasversale che punta al raggiungimento di risultati sempre maggiori nella cura del cancro considerata da tanti punti di vista».
Infine, per il professor Francesco Schittulli presidente nazionale della lega italiana per la lotta dei tumori «questa Pdl darà respiro e garantirà una qualità di vita degna di questo nome a chi fa un trattamento chemioterapico, evitando lo squilibrio psicologico, sociale e occupazionale che l'alopecia indotta spesso genera».