Migranti / Il caso

Campi di detenzione in Albania: 4 dei 16 stranieri possono già tornare in Italia

Il primo lungo viaggio della nave Libra della Marina militare Libra verso il porto di Shengjin si è concluso con lo sbarco di 12 immigrati da rinchiudere nel Cpt extraterritoriale, altri quattro devono essere riportati indietro perché sono minorenni o malati. Al porto la manifestazione di un gruppo di giovani attivisti albanesi che hanno esposto lo striscione «Il sogno europeo finisce qui» e una grande foto di Rama e Meloni vestiti da agenti penitenziari

SHENGJIN. L'Italia era la meta sognata dai 16 migranti intercettati in mare la notte di domenica scorsa. Ieri mattina sono invece sbarcati nel porto di Shengjin, in Albania, dopo un lungo viaggio a bordo della nave Libra della Marina militare: i 10 bengalesi e i 6 egiziani, i primi a sperimentare le procedure accelerate di frontiera in un Paese terzo, saranno trattenuti nel campo di Gjader, nella speranza di poter comunque evitare il rimpatrio.

Tutti tranne quattro, ne restano quindi 12: due si sono dichiarati minorenni e quindi non rientrerebbero nell'accordo tra Roma e Tirana che prevede la procedura solo per i maschi adulti; altri due hanno riferito problemi di salute.

I quattro sono stati riportati con una motovedetta sulla nave della Marina, con destinazione le coste italiane. Nella piccola cittadina di Shengjin, l'arrivo dei migranti passa quasi inosservato.

«I migranti sono benvenuti. Noi albanesi siamo stati come loro», dice un uomo che gestisce un bar. In Albania, le polemiche sull'accordo con Roma si sono spente in poco tempo, anche se ieri un gruppo di giovani attivisti albanesi è arrivato da Tirana per protestare, esponendo uno striscione con la scritta in inglese «The European dream ends here» («il sogno europeo finisce qui») e una grande foto dei primi ministri Rama e Meloni, uno accanto all'altra, vestiti con l'uniforme della polizia penitenziaria.

Oggi, 17 ottobre, una delegazione parlamentare di opposizione è arrivata in Albania. Tra loro Paolo Ciani (Pd) che ha scritto sui social: "Oggi visiterò con alcuni colleghi i centri 'italiani' in Albania dove sono stati portati i primi migranti". Presente anche il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

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