Salvini contro il Consiglio d'Europa sul "razzismo istituzionale": forze dell'ordine infangate da un ente inutile
Il ministro seccato: "I signori dell'Ecri si portino rom e clandestini a casa loro". Ma il leader leghista non risponde nel merito delle segnalazioni contenute nel dossier della Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza, che prima di tutto addita comportamenti e dichiarazioni di molti politici italiani
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ROMA. "Donne e uomini in divisa attaccati vergognosamente dall'Ecri (Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza), un ente inutile pagato anche con le tasse dei cittadini italiani. Come Lega proporremo di risparmiare questi soldi per destinarli alla sanità anziché infangare le nostre forze dell'Ordine".
Lo scrive sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, sintetizzando così il rapporto dell'organo anti-razzismo e intolleranza del Consiglio d'Europa: "Polizia italiana razzista nei confronti della comunità rom e delle persone di origine africana".
"Se a questi signori piacciono tanto Rom e clandestini, se li portino tutti a casa loro a Strasburgo", conclude Salvini, senza rispondere sul merito dei rilievi avanzati dalla Commissione contro il razzismo e l'intolleranza dell'organismo transnazionale con sede a Strasburgo.
In realtà, il dossier mette in luce innanzitutto quello che ritiene essere un atteggiamento "potenzialmente di razzismo istituzionale" dato da forme e contenuti dell'agire e delle dichiarazioni di molti rappresentanti politici e funzionari pubblici di alto livello. Il rilievo sulle forze dell'ordine è solo una piccola parte delle denunce arrivate dall'organismo europeo.