Delmastro condannato a 8 mesi: il vice ministro della giustizia rivelò documenti segreti
Scoppia la polemica politica, Meloni attacca i giudici, Schlein chiede che il sottosegretario si dimetta: la vicenda durante il “caso Cospito”
ROMA. Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro nel gennaio del 2023 diffuse notizie coperte dal segreto d'ufficio in relazione alla vicenda del caso dell'anarchico Alfredo Cospito. Lo hanno deciso i giudici della ottava sezione collegiale del Tribunale di Roma, che hanno condannato ad otto mesi l'esponente del governo.
Una sentenza che fa esplodere l'ennesimo scontro tra toghe ed esecutivo. «Sono sconcertata, mi chiedo se il giudizio sia realmente basato sul merito della questione» tuona la premier Giorgia Meloni che poi replica alle richieste di dimissioni che arrivano dall'opposizione: «il sottosegretario rimane al suo posto».
«Spero ci sia un giudice a Berlino ma non mi dimetto», sono le parole dell'esponente di FdI – citando Brecht – subito dopo la pronuncia del tribunale, bollando come «politica» la sentenza e annunciando ricorso in appello. «Io non ho tradito - aggiunge -. Da domani avanti con le riforme per consegnare ai nostri figli una giustizia diversa».
La decisione è arrivata dopo circa un'ora di camera di consiglio e ribalta quanto sollecitato dalla Procura, che al termine della requisitoria aveva chiesto per l'imputato l'assoluzione per difetto dell'elemento soggettivo, ossia del dolo: Delmastro, secondo il pm, non sapeva, quando le ha divulgate, che fossero notizie segrete. Una tesi già emersa nella richiesta di archiviazione dell'indagine poi respinta dal gip della Capitale.
La maggioranza fa quadrato. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, si dice «disorientato ed addolorato» per una condanna che «colpisce uno dei collaboratori più cari e capaci» con cui «continueremo a lavorare per le indispensabili e urgenti riforme della giustizia». Dall'altra parte dello schieramento politico, le opposizioni chiamano in causa la premier. «Lo deve far dimettere» dice la segretaria del Pd Elly Schleinche aggiunge: «Chi governa non si rende conto che, in uno Stato di diritto queste dichiarazioni sono tecnicamente eversive?». Mentre per il presidente del M5S Giuseppe Conte «la principale colpevole di questo grave andazzo è» la presidente del Consiglio.
Per il leader di Iv, Matteo Renzi, la questione è che «uno come Delmastro non merita di stare al governo per quello che dice, non per le condanne che prende».
Dal canto suo Angelo Bonelli, il deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde e autore della denuncia da cui è partita l'indagine, dice: «questa destra ha sfruttato il proprio ruolo per divulgare segreti con l'obiettivo di attaccare l'opposizione».
Al centro del procedimento, alcune dichiarazioni fatte in Parlamento dal vicepresidente del Copasir e responsabile organizzazione di FdI Giovanni Donzelli nel febbraio di due anni fa. Il collega di partito di Delmastro riferì alla Camera il contenuto di conversazioni intercettate avvenute nell'ora d'aria nel carcere di Sassari tra Cospito - poi protagonista di un lungo sciopero della fame per protestare contro il regime del carcere duro - e detenuti di camorra e 'Ndrangheta, anche loro al 41 bis. Informazioni che Donzelli aveva avuto proprio dal compagno di partito, che ha la delega al Dap.
Quanto riferito dal sottosegretario a Donzelli faceva parte di una informativa proveniente dalla amministrazione penitenziaria, su cui era apposta la dicitura «a limitata divulgazione». I colloqui indicavano l'auspicio che quella contro il carcere duro diventasse una battaglia comune tra boss mafiosi e l'anarchico. I giudici hanno riconosciuto al sottosegretario le attenuanti generiche e applicato l'interdizione di un anno dai pubblici uffici.