La ricetta del Cav: imprevedibili e inaffidabili
Accorperemo i comuni più piccoli, per risparmiare. O forse no, meglio cercare altre strade.
Pagheranno i più ricchi, quelli con redditi sopra i 90 mila euro. Anzi, no scusate, meglio di no.
Toccheremo le pensioni: addio riscatto degli anni passati all’università o a fare il militare. Anzi, no, ci abbiamo ripensato.
Meglio ritoccare l’aliquota Iva, ecco così siamo tutti contenti. No, si scherzava, l’Iva resta com’è.
Ma insomma, come sarà questa manovra? Qualcuno l’ha capito? E i 1.300 emendamenti depositati in Senato dove la porteranno?
Qualche giorno fa, in un’intervista sulla situazione tedesca, l’ex cancelliere Helmut Kohl criticava duramente la gestione della crisi di Angela Merkel, sostenendo una cosa molto semplice: la Germania deve tornare a fare la Germania. Deve tornare, cioè, «affidabile» e «prevedibile».
Prendete queste due parole, pensate all’Italia di questi giorni, al suo governo, alla sua maggioranza in Parlamento. E chiediamoci perché la Germania non vuole i titoli del debito italiano.