Maledetta primavera

Da anni gli esperti ci dicono che sulle Alpi meridionali, sotto i 2000 metri, la neve non ci sarà più. Ma i nostri Signori degli Impianti si sono fatti delle grasse risate. E adesso?

di Luigi «Gigi» Zoppello - No


Leggevo oggi una notizia dalla Groenlandia. "I ghiacci della Groenlandia sono più fragili del previsto, al punto che potrebbero sciogliersi completamente se la temperatura globale  aumenterà di 1,6 gradi rispetto all'epoca precedente la Rivoluzione industriale. Finora si pensava che questo punto di non ritorno di sarebbe raggiunto con un aumento della  temperatura di 3,1 gradi. considerando che ad oggi l'aumento della temperatura globale rispetto all'epoca pre-industriale è stato di 0,8 gradi, i tempi per possibili contromisure potrebbero essere molto più brevi di quanto si credesse" afferma la rivista Nature Climate Change citando due studi di università mondiali.

Il giorno prima avevo letto la storia delle isole Kiribati, in mezzo all'oceano: l'aumento del livello dei mari le sta sommergendo e così il loro presidente sta cercando terreni da acquistare alle Isole Figi, per trasferire in massa tutti i suoi 135 mila abitanti che - di fatto - stanno perdendo la terra da sotto i piedi.

Letture climatiche, pensieri locali: già da alcune settimane lungo il Fersina volano le rondini: a me risultava che "San benedetto la rondine sotto il tetto", ma San benedetto è ad aprile! Siamo in anticipo di 40 giorni e personalmente trovo questo cialo azzurro, ogni mattina più sgombro di nuvoile - sempre più inquietante.

Ma a voi, non fa paura un inverno così secco e senza neve? Faremo la fine dei ghiacci della Groenlandia, e anche noi avremo la nostra Kiribati, quando non nevicherà più sulle nostre montagne. Gli esperti ce lo dicevano già dieci anni fa, ma i Signori degli Impianti ci ridevano su. In un Comune di montagna del Trentino meridionale, pochi anni fa, organizzarono addirittura una conferenza in cui un climatologo  pronosticò che "qui nevicherà sempre, abbondantemente". Evviva.

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