Bolghera, stalli blu e troppi ritardi
La primavera è abbondantemente finita e sta per finire anche l'estate ma degli stalli blu in Bolghera (e in via Marsala, dove abito) neppure l'ombra. Ci contavamo in molti, perché pagare per l'acquisto di un bollino ci sembra ormai l'unica soluzione praticabile per poter parcheggiare sotto o vicino casa senza disperanti giri di ricerca. A chi irrideva la giunta comunale per un piano parcheggi talmente diluito nel tempo da far perdere anche l'idea che esista, ho sempre risposto difendendone le scelte, invitando alla pazienza e richiamando le varie tappe di realizzazione (esempio: inizio 2012 via Marsala, vedrete) ma ora non so più che dire.
Cristina Pevarello - Trento
Nonostante timori, sospetti e lamentele preventive, i parcheggi blu a pagamento si sono dimostrati - dovunque applicati - l'unica efficace soluzione al problema di trovare un posto auto sotto casa, se non si dispone di garage. Il parcheggio gratuito per tutti dà l'illusione di poter lasciare la macchina dove si vuole, quando si vuole, e senza pagare. In realtà, favorisce solo coloro che arrivano primi, piazzano il loro mezzo senza limite temporale, e soprattutto sfavoriscono i residenti che si trovano occupati gli spazi vicino a casa da macchine di chissà dove.
Con gli stalli blu, invece, i residenti, pagando al Comune una quota annuale non troppo esorbitante, hanno di fatto garantito il posto auto.
L'esperienza riuscita nel quartiere di San Pio X, tra gli ultimi della città ad adottare il sistema a pagamento, dimostra che questa sia la soluzione più favorevole per i residenti. È inspiegabile come la promessa dell'Amministrazione comunale di passare in tempi rapidi agli stalli blu anche in Bolghera non sia stata ancora mantenuta. E sì che il Comune dovrebbe essere il primo interessato ad istituire il nuovo meccanismo, visto che così beneficerebbe anche delle entrate. Confidiamo che, attraverso queste pagine, il sindaco o l'assessore competente forniscano una risposta agli abitanti, indicando anche tempi precisi per l'avvio dell'esperimento.
p.giovanetti@ladige.it