Renzi scalda la campagna elettorale del Pd trentino

Di certo Renzi sarà a Trento non per sostenere questo o quello dei candidati Pd, ma per rappresentare una nuova prospettiva nazionale del partito, ora in tandem con Letta, e dare un po' di carica al Pd trentino in una Provincia dove è al governo, è il primo partito di una coalizione di centrosinistra autonomista - non di una coalizione di larghe intese - ma non corre per la presidenza della Provincia

di Luisa Maria Patruno - NO

Oggi Matteo Renzi da Bari lancia la sua campagna per la segreteria del Pd. E a distanza di neppure un anno dalle primarie per la premiership, dove perse da Bersani, ora parte da favorito, avendo raccolto molti convertiti lungo la strada, visto come sono andate poi le cose alle elezioni politiche per un Pd che avrebbe dovuto stravincere. Non per nulla uno dei nuovi slogan di Renzi è: "Vincere: non perdere bene" insieme a "L'Italia cambia verso".


Lunedì sarà a Trento per la campagna elettorale delle provinciali e i candidati renziani sono già in prima fila per poter godere un po' di luce riflessa del carisma del leader ormai ex rottamatore. Tra questi c'è soprattutto il capogruppo provinciale Luca Zeni, aspirante Renzi trentino, che aveva lanciato "Start" per le primarie del presidente, ma non è riuscito nemmeno a partire. E ora cerca di recuperare giocandosela sulle preferenze. Poi, naturalmente c'è il consigliere provinciale Andrea Rudari, che è stato uno dei primi organizzatori dei comitati Renzi insieme a Elisa Filippi
Il capolista Alessandro Olivi, che l'altra volta si schierò con Bersani, non è tra coloro che si sono affrettati a cambiare cavallo. Non si sbilancia, anche se pende per Renzi. C'è una parte di elettori, del Pd, infatti, più di sinistra, che vedono in Renzi un democristiano che archivierà la storia degli ex Ds e forse si sentono più garantiti da Cuperlo.

 

Dunque Olivi, pur facendo parte dell'assemblea nazionale del partito, come Zeni, a differenza del capogruppo non ha firmato per la candidatura del sindaco di Firenze alla segreteria, come invece ha fatto anche Alberto Pacher, il presidente della Provincia uscente, nonostante abbia più volte detto e ripetuto che non crede più in questo Pd.


Di certo Renzi sarà a Trento non per sostenere questo o quello dei candidati Pd, ma per rappresentare una nuova prospettiva nazionale del partito, ora in tandem con Letta, e dare un po' di carica al Pd trentino in una Provincia dove è al governo, è il primo partito di una coalizione di centrosinistra autonomista - non di una coalizione di larghe intese - ma non corre per la presidenza della Provincia.    

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