La lezione dei candidati (quelli giovani, quelli del Liceo)
In queste settimane di campagna elettorale sono spuntati come funghi nuovi profili Facebook, account Twitter, blog e siti personali e canali YouTube. La lezione del Movimento 5 Stelle, ovvero che si possono raccogliere voti, e tanti, anche grazie al web è stata raccolta da tantissimi candidati alle elezioni del 27 ottobre. Non tutti i “neo patentati” dei social network, tuttavia, hanno mostrato grande dimestichezza con le nuove tecnologie (una definizione che personalmente odio: Facebook o YouTube potevano essere nuovi sei anni fa, non certo oggi. Consideriamo che tutti i ragazzi tra i 15 e i 25 anni sono nati con queste tecnologie in mano - che piaccia o meno - e quindi direi di coniare la definizione “nuove per i vecchi tecnologie”).
Ma veniamo al punto. Su YouTube tantissimi candidati hanno aperto un canale personale per caricare il proprio spot elettorale. Alcuni validi, ben montati, diretti e semplici. Altri, la maggior parte, quanto meno discutibili. Candidati che guardano fisso in camera parlando per cinque minuti di fila (bravissimi, perché non è una cosa facile), altri che si lasciano andare a immagini bucoliche che ben poco hanno a che vedere con il programma politico, altri ancora con voci fuori campo che raccontano le idee politiche che, se le vedesse, Crozza avrebbe pronte dieci puntate di Kazzenger. Poi, ieri sera, finalmente mi imbatto in un video che personalmente mi convince. Inizio carino, musichetta coinvolgente, mi viene subito voglia di guardarlo fino alla fine. I due candidati parlano prima l’uno dell’altro, non usano mai la parola “io”, ma parlando sempre di “noi”, e poi espongono il proprio programma. I temi sono quelli classici: spending review, coinvolgimento, pianificazione, proposte, trasparenza sui costi. I due parlano in maniera diretta, chiara, senza affidarsi a post registrazioni o altri artifici. Bravissimi, mi convincono in pieno. Purtroppo il 27 ottobre non potrò votarli. Non sono, infatti, vecchi e nuovi volponi della politica. Non fanno parte dell’esercito di 800 candidati. Sono due ragazzi del Liceo Galilei, in corsa per diventare rappresentanti d’istituto. Ancora un volta, magari nell’indifferenza, sono i giovani a dare una lezione. Una lezione che rimarrà inascoltata, ma intanto il loro video ha molti più click di quelli della maggior parte dei candidati alle elezioni (quelle “vere”).
Ecco il video
Simone Valle e Lorenzo Postai, candidati
Nicola Pifferi, regista
P.S. Per par condicio se altri candidati del Galilei avessero il loro video sarò felice di pubblicarlo.