La lezione dello svedese
BELLUNO - Un turista svedese 40enne ieri alla stazione ferroviaria di Calalzo (Belluno) non ha potuto salire con la propria carrozzina su un treno locale, perchè non attrezzato ad ospitare passeggeri con handicap. Ha così protestato in modo eclatante: si è aggrappato con la mano ad una maniglia esterna di uno dei vagoni e non l'ha più lasciata. Ha tenuto duro per più di una mezz'ora. Poi, grazie all'intervento diplomatico di due agenti della Polfer, che l'hanno convinto ad attendere il treno successivo, dove sarebbe potuto salire senza problemi, ha mollato la presa. Ma verrà denunciato. Solidali con lui gli altri passeggeri: ha fatto bene!
BELLUNO - L'Italia è ancora molto lontana dai moderni paesi del Nord Europa nel campo dei diritti per i disabili. Se ne è accorto a proprie spese un turista svedese 40enne che ieri alla stazione ferroviaria di Calalzo (Belluno) non ha potuto salire con la propria carrozzina su un treno locale, perchè non attrezzato ad ospitare passeggeri con handicap. Ha così protestato in modo eclatante: si è aggrappato con la mano ad una maniglia esterna di uno dei vagoni e non l'ha più lasciata. Ha tenuto duro per più di una mezz'ora. Poi, grazie all'intervento diplomatico di due agenti della Polfer, che l'hanno convinto ad attendere il treno successivo, dove sarebbe potuto salire senza problemi, ha mollato la presa.
Una storia di ordinaria difficoltà per i portatori di handicap, che non depone a favore dell'accessibilità dei trasporti pubblici italiani. Il 40enne svedese, in viaggio turistico in Italia, era giunto a Calalzo con l'intenzione di proseguire (in pullman) verso Cortina D'Ampezzo. Ma una volta sceso nella piccola stazione bellunese si è accorto di aver dimenticato in albergo, nella cittadina da dove era partito, alcuni effetti personali. Ha tentato per questo di riprendere il primo treno utile che tornava in pianura, il locale per Conegliano delle 15.06. Una "automotrice con operatore unico", senza altro personale che potesse assistere i passeggeri. Il capotreno ha cercato di convincere il turista che non c'era modo per lui di salire con la carrozzina. Un dialogo svoltosi in inglese, ben parlato dal capotreno, che non ha lasciato dubbi interpretativi allo svedese.
Qui c'è stata la prima decisa reazione: l'uomo ha scandito al capotreno che in Svezia questo fatto non sarebbe mai successo, che tutti i treni devono essere accessibili per i portatori di
handicap. La posizione del capotreno è stata irremovibile, al punto che dopo 10 minuti di tira e molla il ferroviere ha dato il via al convoglio. Il turista non si è perso d'animo, ed ha inscenato la sua protesta aggrappandosi ad una maniglia del treno, che così è rimasto bloccato. Uno stop di circa 37 minuti. Il tempo per far accorrere sulla pensilina gli agenti della Polfer, che con garbo hanno convinto l'uomo ad attendere il convoglio successivo, il locale per Padova delle 16.22. Nel frattempo attorno allo svedese in carrozzina si era formato un gruppetto di passeggeri del treno fermo in attesa, per nulla spazientiti ma anzi solidali con la protesta del turista straniero.
L'uomo, grazie all'impiego del sollevatore elettrico presente nella stazione di Calalzo, è infine salito a bordo del treno per Padova, assistito da personale delle Ferrovie. Una vicenda che rischia tuttavia d'avere una coda sgradevole per il viaggiatore svedese, perchè i poliziotti non hanno potuto non segnalare l'uomo alla magistratura, per l'ipotesi di interruzione di pubblico servizio.