Quando la verza supera la cioccolata

Trentino meno che nel resto d’Italia, ma anche qui ci sono margini di miglioramento. Il 6% dei bambini trentini sono obesi e il 41% in sovrappeso. La cosa preoccupante è che noi genitori, anzi noi mamme, non ce ne rendiamo conto. Il 72% dei bimbi in sovrappeso e il 55% di quelli obesi hanno la madre che ritiene che mangino il giusto. E del resto come negare la soddisfazione che si prova quando il proprio figlio apprezza ciò che gli mettiamo nel piatto, che quando si siede a tavola mangia di gusta e per noi mamme è sinonimo di salute. Peccato che non sia così.

di Patrizia Todesco

Non si può stare in salute da vecchi se non si è stati attenti da giovani. E stare attenti vuol dire soprattutto mangiare bene. I dati di Okkio alla salute sull’alimentazione e l’attività fisica dei bambini lo rivelano ancora una volta. Ci sono in giro troppi bambini in sovrappeso e obesi. In Trentino meno che nel resto d’Italia, ma anche qui ci sono margini di miglioramento. Il 6% dei bambini trentini sono obesi e il 41% in sovrappeso. La cosa preoccupante è che noi genitori, anzi noi mamme, non ce ne rendiamo conto. Il 72% dei bimbi in sovrappeso e il 55% di quelli obesi hanno la madre che ritiene che mangino il giusto. E del resto come negare la soddisfazione che si prova quando il proprio figlio apprezza ciò che gli mettiamo nel piatto, che quando si siede a tavola mangia di gusta e per noi mamme è sinonimo di salute. Peccato che non sia così.

 

Ad avere in mano la salute, in futuro, saranno i bambini magri, quelli che oggi appaiono forse gracilini e mingherlini. Essere genitori è difficile, ormai su questo ci sono pochi dubbi. Dobbiamo limitare le ore di tv e giochi elettronici, motivare i bambini, renderli autonomi e responsabili, socievoli e interessati, educati e gentili. Ed anche limitarli nel cibo. Siamo ancora una volta chiamati a dire no. In questo c’è chi è più fortunato e chi meno. Io lo sono a metà. Ho un figlio che adora la verza lessa senza condimento e odia le torte. L’altra che si ingozza di formaggio e pane e crema di cioccolata. E infatti lui è stecco e lei non proprio anoressica. Mi viene il dubbio di essere tra quelle mamme che non si accorgono che forse è qualche chilo di troppo.

 

Mi consolo pensando che le buone pratiche consigliate dagli esperti le (quasi) rispetto. A scuola si va a piedi, niente tv in camera, niente attività sedentarie come tv e computer per più di due ore al giorno, niente bevande gasate o zuccherate. Sull’alimentazione qualche margine di miglioramento c’è, a partire dalle 5 porzioni al giorno di frutta verdura. Ma per educare loro, ovviamente, devo partire prima da me stessa. Ma ora è Natale e quindi per carità, riparliamone a gennaio.

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