Dopo un punto in tre partite, la Juventus rialza la testa, batte in trasferta per 2-0 il Genoa e risale in classifica. Già recuperati due punti alla Roma, fermata in casa dal Sassuolo. Come successo in Inghilterra, a Marassi l'uomo determinante è stato Pogba. Oltre ad aver aver provocato il clamoroso autogol di Lamanna e realizzato alla perfezione il giusto rigore concesso dall'arbitro per un fallo su Chiellini, mister 100 milioni di euro ha preso per mano i bianconeri con l'autorità e la classe del primo Pirlo juventino. Una colonna.

Il successo numero uno in campionato porta pure la firma di Cuadrado - devastanti le sue percussioni offensive - e di Pereyra, entrato dopo pochi minuti al posto dell'infortunato Morata. E se fosse lui il trequartista che non non è arrivato dal mercato, visto che in quel ruolo, non se ne capisce bene il motivo, Allegri vede come fumo negli occhi Dybala? Ai posteri l'ardua sentenza.

Ottimo l'esordio di Lemina, giovane lottatore che ricorda Davids, rimandato ancora una volta Sturaro. Una certezza la retroguardia.

Prima della partitissima di Napoli, in programma sabato sera, mercoledì arriva a Torino il Frosinone. Bisogna vincere: per non vedere fuggire un'Inter che continua a vincere con il minimo sforzo, segnando in zona Cesarini oppure, come successo oggi a Verona, con un tiro in porta. Lo spettacolo è un'altra cosa, ma gli scudetti spesso si vincono così. E il tricolore sulle maglie nerazzurre... stona.