Quando la moglie dice: «Non si sa mai»
Quando la moglie dice: «Non si sa mai»
Per la prima volta nella mia vita un «che non si sa mai» è tornato utile, e non per un «cambia le mutande» (che non si sa mai) ma per un «tieni su le gomme termiche» (che non si sa mai). Il senso della frase «non si sa mai» è piuttosto illusorio: prevedere l'imprevedibile. Anche se, proprio per la sua imprevedibilità, se l'imprevedibile fosse anche solo in minima parte prevedibile, cesserebbe di essere imprevedibile. Va beh, non chiedetemi cosa ho scritto.
Per fare un esempio, una volta la mia fidanzata mi aspettava a casa sua per fare l'amore, ma io decisi di restare a casa mia a leggere la Divina Commedia. Però, mi misi il preservativo perché «non si sa mai». E quindi può succedere che, mentre voi preparate le valigie per andare al Cairo il 15 di agosto, vostra moglie vi dica «metti dentro n'ombrela che no se sa mai». A quel punto voi non avete scampo perché ci sono due situazioni che prendono forma. 1) Dovete tentare di spiegarle, cercando di essere convincente, che al Cairo non piove dal 1700 avanti Cristo (e comunque, in quell'occasione si scoprì - molti anni dopo - che non era pioggia ma una girandola da giardino che è partita per un corto circuito), e 2) il suo «non si sa mai» vi obbliga a pregare che davvero non si verifichi l'imprevedibile.
Perché se mentre vi trovate al Cairo cadessero inavvertitamente delle gocce dal cielo, di qualsiasi tipo (uno che piscia dal tetto, dei piccioni di passaggio o un aereo che perde acqua dai tergicristalli), sarete schiavo per sempre della frase di vostra moglie «Ecco piove! L'era bela da veder!». E quando succede questo, è la fine. Perché per il resto della vostra vita coniugale dovrete sottostare ai suoi «non si sa mai», perché l'alternativa sarà sorbirvi i suoi «Te ricordet quella volta al Cairo?».
Nella graduatoria delle frasi idiote, «L'era bela da veder» è seconda solo a «Te l'avevo dita» che a sua volta si trova un gradino sotto la frase composta da entrambe: «L'era bela da veder che la finiva così. Te l'avevo dita!». Quando una moglie (o un marito) dice questa frase per più di un paio di volte la settimana, per il coniuge che chiede il divorzio dovrebbero prevedere dei contributi per le spese processuali.
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