Forza Trentino e il ritratto del Duce
In questa campagna elettorale è tornata ad affacciarsi la figura del dittatore fascista Benito Mussolini, sempre grazie ad Emilio Giuliana, che ora è candidato con Forza Trentino. Giuliana su Facebook ha infatti pubblicato una foto del Duce definendolo "grande statista"
Biancofiore, l'amazzone caduta da cavallo
Povera Michaela, si ritrova appiedata. Per essere più realista del re, il giorno del voto di fiducia, mercoledì scorso, l'onorevole e coordinatrice di Pdl-Forza Italia in Trentino, Michaela Biancofiore aveva confermato le sue dimissioni da sottosegretario del governo Letta assieme al sottosegretario Vicari, anch'essa del Pdl, mentre i ministri del suo partito - quei traditori - le avevano già ritirate. E per sottolineare questa sua presa di distanza si era persino seduta invece che negli scranni del governo in quelli dei senatori del Pdl (scegliendo quello di Berlusconi prima che lui arrivasse), mentre Letta chiedeva la fiducia al Senato
Guerra delle preferenze nel Pd per la vicepresidenza della Provincia
Luca Zeni e Donata Borgonovo Re avrebbero voluto partecipare alle primarie del centrosinistra per il candidato presidente della Provincia. Il Pd a luglio ha però fatto un'altra scelta, puntando sull'assessore all'industria Alessandro Olivi, che ha perso l'occasione di conquistate la leadership della coalizione. E ora che tutti e tre si trovano candidati nella stessa lista, benché Olivi parta con il vantaggio del posto di capolista perché il partito ha deciso di continuare a investire su di lui, gli altri due se la vogliono giocare per cercare di dimostrare quanto non hanno potuto l'estate scorsa, ovvero di avere loro il maggiore consenso degli elettori
Il destino di Berlusconi non è quello del governo
La prova del nove sul fatto che dietro al voto di fiducia incassato da Enrico Letta mercoledì scorso in Parlamento c'è una nuova maggioranza politica che prescinde da Berlusconi la si è avuta ieri plasticamente dopo il sì della giunta per le elezioni alla decadenza del Cavaliere dalla carica di senatore
Dalle larghe intese alla "maggioranza politica coesa"
Il presidente del consiglio Enrico Letta, appena incassata la fiducia al Senato si è affrettato a precisare che:" La maggioranza ci sarebbe stata comunque". Questo per sottolineare che sì Berlusconi ha votato a favore, ma il governo ormai sta in piedi anche senza di lui. E ha aggiunto che ora: "Si lavorerà con una maggioranza politica coesa, non numerica". Come dire che il Pdl al governo non è più quello di Berlusconi. E' un'altra cosa.
Schelfi con Rossi, si fa ma non si dice
Quando sindacalisti e imprenditori fanno il salto della barricata
Sarà la crisi economica che perdura, unita alla crisi della politica, che si mostra incapace di dare risposte soddisfacenti. Sta di fatto che in occasione di queste elezioni provinciali si è notato un particolare attivismo delle categorie economiche e dei sindacati, sia come associazioni che come singoli
Salvare le parole Trentino e Autonomia dai partiti
"Il 27 ottobre - scrive Luisa Patruno nel suo nuovo blog (Blogfrei) - i trentini troveranno sulla scheda elettorale 23 simboli. Di questi solo 8 non contengono la parola "Trentino" o in alternativa "Autonomia" o "autonomista". Queste due parole chiave, che dovrebbero essere care a tutte le forze politiche - almeno la parola Trentino - se non altro perché si tratta di elezioni provinciali, invece sono state scelte da liste vecchie e nuove per indicare un progetto politico, con l'evidente intento di distinguerlo dalla politica nazionale e legarlo al territorio. Ma come si fa a riconoscerlo questo progetto politico se alla fine tutti si chiamano allo stesso modo?