Come sopravvivere ai voli low cost

di Lucio Gardin

Questo è il primo anno che non mi farò un mese alle Maldive, a causa del Covid. Finora non l’avevo mai fatto a causa del prezzo. Quindi abbiamo optato per la Sardegna. Abbiamo scelto una compagnia aerea low cost per risparmiare. C’è da dire che i voli low cost riescono a trasformare un affascinante scenario cosmopolita nell’equivalente di una settimana in una canadese sul balcone. La prima cosa che scopri con le compagnie low cost è che, a meno che tu non abbia intenzione di viaggiare tra due anni, il volo in realtà costa molto di più. Credo che non ci siano da pagare extra giusto se viaggi aggrappato alle ruote del carrello.

Ma non ne sono del tutto sicuro. Se vuoi portarti in vacanza una borsa (o tuo figlio), o viaggiare da seduto, o semplicemente arrivare a destinazione prima della mezzanotte, devi pagare degli extra. C’è poi da dire che imbarcarsi sull’aereo con una compagnia low cost è un’impresa che ricorda la corsa dei tori di Pamplona, per questo abbiamo deciso che la prossima volta, alla somma degli extra, aggiungeremo altri 10 euro per imbarcarci in priority class. Il fatto che poi, sul pulmino che ti conduce all’aereo, ti trovi accanto le stesse persone che prima hai superato in fila all’imbarco, non è un fattore che gioca a vantaggio della compagnia quando ti troverai ad esprimere qualche considerazione sul volo. Ma non finisce qui. Un’altra caratteristica degli aerei gestiti da compagnie a basso costo è che sono sempre in ritardo. Credo che debbano partire in ritardo per contratto. Una volta perché il pilota ha dimenticato le chiavi dell’aereo a casa, un’altra perché si sono sbagliati e hanno messo gasolio invece di benzina... insomma ce n’è sempre una.

Dato che ti sei alzato alle 5.30 per effettuare il check-in alle 11 e imbarcarti alle 16, se non sei un dromedario, può succedere che nel frattempo ti sia venuta fame. Ovviamente a bordo non ci sono alimenti gratuiti, quindi può capitarti di pagare al prezzo di un ristorante stellato del cibo che assomiglia a qualcosa che si muove tra i bidoni di un kebab al Cairo.

Va beh, quando siamo atterrati in Sardegna, siamo arrivati nel nostro umile bungalow affamati, trecento euro più leggeri e stringendo in mano un pezzo di carta che promette di restituirci i bagagli da qualsiasi parte del mondo siano stati spediti. Naturalmente ci siamo ripromessi di non prendere mai più una compagnia aerea a basso costo. Almeno fino al prossimo volo. Però ho capito una cosa: viaggiare in low cost è il modo migliore perché la tua faccia assomigli alla foto che hai sulla carta d’identità.

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