Referendum affondataAffluenza al 16%
Esulta il deputato e segretario della Lega Nord Trentino Maurizio Fugatti. Per Giorgio Tonini (Pd) va tolto il quorum per rivitalizzare il referendum. Oltre il 90% dei consensi sono andati all’abolizione delle candidature multiple, ovvero la possibilità di presentarsi su più collegi Parlatene con Paolo Micheletto
TRENTO - Il referendum per cambiare la legge elettorale è fallito miseramente per la scelta della maggior parte degli italiani e ancora di più dei trentini di non andare alle urne.
In Trentino ha votato poco più del 16% degli aventi diritto, esattamente il 16,30% per i due quesiti con cui si prevedeva l'attribuzione del premio di maggioranza al partito più votato invece che alla coalizione e il 16,75% al terzo quesito, quello che mirava a impedire le candidature multiple, ovvero che la stessa persona si presenti candidato in più collegi. La media dell'affluenza nazionale è stata invece di circa il 24%, ma questa differenza significativa si deve soprattutto al fatto che in alcune città e province il referendum è stato trainato dai ballottaggi. Basti dire che a Padova, Firenze, Bologna e Bari, dove si votava anche per il sindaco, l'affluenza per il referendum è stata ben sopra il 50%. A Padova raggiunto il 54,3%, a Firenze il 51,7%, il 55,2% a Bari e addirittura a Bologna si è arrivati al 60%. Anche se queste sono tutte città dove hanno vinto i candidati sindaco del Partito democratico che aveva dato indicazione di votare il referendum.
È evidente però che erano ben motivate le insistenze con cui la Lega nord, che voleva essere sicura di un fallimento del referendum, ha chiesto e ottenuto dal governo Berlusconi di evitare l' election day , ovvero il fatto che si potesse votare il referendum il 7 giugno nello stesso giorno delle elezioni europee. È molto probabile, infatti, che molti degli elettori che già si recavano alle urne per votare per il Parlamento europeo avrebbero ritirato le schede anche per esprimersi sui quesiti referendari. La scuola finita, il primo giorno d'estate e la overdose appuntamenti elettorali uno dietro l'altro hanno fatto il resto. La seconda giornata di voto in Trentino non ha spostato di molto la percentuale di affluenza, che domenica era stata dell'11,3%. (Articolo completo sull'Adige cartaceo)