«Sì ai poliambulatori aperti 24 ore su 24»
Vittoria Agostini in una proposta di mozione, sottoscritta dai colleghi del gruppo consiliare dell'Upt, suggerisce in sostanza, un modello nel quale l'attuale formula, imperniata sullo studio del medico di base, sia sostituita da un sistema di poliambulatori formati da più medici che, a turno, possano fornire ogni giorno, 24 ore su 24, per tutto l'anno assistenza alle persone Cosa ne pensi?
TRENTO - Per recepire anche nel sistema sanitario del Trentino gli aspetti di maggiore interesse e novità del decreto, Vittoria Agostini ha elaborato una proposta di mozione, sottoscritta dai colleghi del gruppo consiliare dell'Upt, che recepisce anche in Trentino alcuni aspetti del decreto Balduzzi tesi a rafforzare l'assistenza sanitaria sul territorio per ridurre la spesa da ospedalizzazione.
Agostini suggerisce, in sostanza, un modello nel quale l'attuale formula, imperniata sullo studio del medico di base, sia sostituita da un sistema di poliambulatori formati da più medici che, a turno, possano fornire ogni giorno per tutto l'anno assistenza alle persone. Questi centri multi-disciplinari permetterebbero di integrare le diverse professionalità sanitarie sul territorio per rispondere più adeguatamente alle richieste. In altri termini, secondo Agostini, visto lo sforzo compiuto dal legislatore statale per rivitalizzare l'assistenza territoriale, anche la Provincia deve porsi il problema di scelte organizzative che riqualifichino la medicina di base sul nostro territorio.
Ora, la creazione di ambulatori associati adeguatamente strutturati e dotati di strumenti e servizi, quindi in grado di effettuare prelievi e consulti con medici ospedalieri, di ritirare esami diagnostici e cartelle cliniche, di utilizzare la strumentazione diagnostica, nonché di prenotare visite e cure specialistiche o ospedaliere, eviterebbe ricorsi impropri alla struttura ospedaliera, inciderebbe sulla riduzione della spesa sanitaria e delle liste di attesa, offrirebbe una copertura assistenziale 24 ore su 24 e semplificherebbe l'iter di accesso alle cure. In funzione di questi obiettivi va anche ridefinita la figura del medico di base e delle sue modalità operative, dando più valore a questa figura professionale alla quale andrebbe attribuito un ruolo di filtro selettivo nell'accesso al pronto soccorso, in modo da decongestionare la struttura ospedaliera attraverso un accurato vaglio sanitario preventivo delle effettive necessità del paziente.
La proposta di mozione vuole impegnare la giunta a trasmettere alla commissione competente del Consiglio provinciale, entro quattro mesi dall'approvazione del provvedimento, una relazione per dar conto delle iniziative attivate fino a quel momento.