Gite di scuole e parrocchie  Rischio di multe salatissime

La Provincia annuncia sanzioni pesanti per i viaggi organizzati in maniera non conforme alla legge da parte di scuole, associazioni senza scopo di lucro, parrocchie e così via. Il Servizio turismo ha infatti inviato una circolare per chiarire che le scuole, parrocchie o gli altri soggetti che organizzeranno viaggi a favore anche di soggetti esterni rischiano di pagare una ammenda che va da 516 fino a 3.098 euro I tuoi commenti

0_5061665.jpgTRENTO - La Provincia annuncia sanzioni pesanti per i viaggi organizzati in maniera non conforme alla legge da parte di scuole, associazioni senza scopo di lucro, parrocchie e così via. Il Servizio turismo ha infatti inviato una circolare per chiarire che le scuole, parrocchie o gli altri soggetti che organizzeranno viaggi a favore anche di soggetti esterni rischiano di pagare una ammenda che va da 516 fino a 3.098 euro.

 

Si tratta di viaggi organizzati speso in buona fede - spiega Laura Bolgia, dell'omonima agenzia viaggi e presidente della Fiavet - ma che da anni vengono organizzati in maniera non conforme alle norme europee. «Si tratta di un'attività di presunto abusivismo che come associazione combattiamo - continua la responsabile provinciale delle agenzie di viaggio di Confcommercio trentina - e che da un paio di anni stiamo monitorando con maggiore intensità e segnalando alla Provincia. Siamo molto soddisfatti della circolare del Servizio turismo. In questa fase di crisi, infatti, togliere attività alle nostre aziende significa mettere a rischio l'occupazione già esistente o quella potenziale».


La vicenda prende spunto dal fatto che in diverse situazioni, segnalate dalla stessa Fiavet alla Provincia, associazioni senza scopo di lucro, in particolare le scuole ma non solo, hanno organizzato viaggi senza appoggiarsi alle agenzie e, soprattutto, lo hanno fatto aprendo l'offerta, in alcuni casi a prezzi più bassi rispetto al mercato, anche all'esterno. Ma scuole o associazioni, in base alla normativa, possono organizzare gite fai da te solo nel caso in cui siano iniziative «esclusivamente a vantaggio dei propri associati o appartenenti» come recita la circolare del Servizio turismo.


In particolare, però, la Provincia ricorda a chi organizza i viaggi di non farlo come singolo membro dell'organizzazione, ma di porre l'attività in capo alla struttura stessa, e soprattutto di farlo verso gli aderenti e associati e di attivare una polizza assicurativa specifica per i rischi connessi all'attività organizzata o commercializzata (e non una semplice responsabilità civile).

 

Per chi contravviene alle norme previste dall'Ue e recepite alcuni anni fa anche dall'Italia, la Provincia annuncia multe salate da 516 a 3.098 euro massimi.
«L'intervento della Provincia ci soddisfa molto - spiega Laura Bolgia - non perché l'organizzazione di viaggi senza passare per le agenzie disturbi noi, ma per il fatto che nel caso in cui ci siano delle difficoltà a carico sia degli organizzatori sia delle persone che fruiscono del viaggio, non risulta possibile il rimborso degli eventuali danni o problemi da parte di una assicurazione che copre gli aspetti professionali del viaggio stesso».

 

Ad esempio, per quanto riguarda le scuole, continua Bolgia, «nel caso in cui, ad esempio, per la mancanza di una coincidenza si deve rimanere una notte fuori e si deve trovare chi paghi, gli organizzatori rischiano di rimetterci di tasca propria o di non riuscire a tutelare amici e conoscenti e quanti hanno a vario titolo preso parte alla gita».
Per la Fiavet, infine, «ridurre l'attività a imprese come le nostre che pagano le tasse qui» non è cosa positiva neppure per le casse della Provincia e per le prospettive occupazionali delle stesse imprese del settore.

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