Trapianti, lo scorso anno li hanno ricevuti 33 pazienti
Sono stati 33 i pazienti che hanno ricevuto un trapianto mentre sono 46 le persone in attesa di trapianto. I dati sono dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) di Trento e sono stati forniti stamani nel corso di una conferenza stampa in cui è stata presentata la 14/a edizione dell'Euregiotour per il trapiantato, in programma a fine mese
TRENTO - Sono stati 33 i pazienti che hanno ricevuto un trapianto, mentre sono 46 le persone in attesa di trapianto. I dati sono dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) di Trento e sono stati forniti stamani nel corso di una conferenza stampa in cui è stata presentata la 14/a edizione dell'Euregiotour per il trapiantato, in programma a fine mese.
"La manifestazione ciclistica - ha osservato Michael Prenner presidente del Transplant - è un evento atteso da molti trapiantati, medici, personale infermieristico e sostenitori di tutta Europa". Quest'anno la passione per la due ruote correrà lungo le strade che portano da Innsbruck al Brennero e da qui ad Appiano. Si proseguirà sino alla Mendola e passando per Dimaro e Madonna di Campiglio si raggiungerà Pinzolo. La competizione si chiuderà ad Arco.
Una tre giorni in bicicletta "che vuole essere un messaggio di speranza"hanno ricordato il direttore dell'Unità operativa di nefrologia dell'ospedale Santa Chiara di Trento, Giuliano Brunori, quello di chirurgia 2, Alberto Brolese e il direttore del centro immunologia e trasfusione, Attilio Cristallo.
"Per alcune patologie- ha sottolineato il direttore generale dell'Apss, Luciano Flor- l'unica soluzione possibile è rappresentata dal trapianto. Tenere allertata la popolazione è un prerequisito per poterne disporre ed essere in grado di rispondere alle richieste dei pazienti in attesa. Ringrazio le persone che con la loro testimonianza ricordano ogni giorno quanto sia prezioso l'atto della donazione".
Flor ha espresso poi soddisfazione per i risultati raggiunti in provincia di Trento e ha sottolineato come "il positivo confronto con i centri italiani e la collaborazione con Innsbruck rappresentino il fondamento sul quale costruire progetti futuri". Dello stesso avviso Silvio Fedrigotti, direttore del dipartimento salute e solidarietà sociale, che ha affermato come "l'assessorato alla salute sia molto sensibile al tema della donazione e dei trapianti e come sostenga con convinzione le attività legate a questo tema".
Di informazione, dialogo e capacità di aprirsi ha parlato Lucia Pilati, responsabile del coordinamento donazione organi aziendale. "Ringrazio la popolazione - ha sottolineato - perchè senza donatori non avremmo i trapianti. In Italia siamo ai vertici perchè le persone hanno dimostrato grande e diffusa sensibilità, suscitata grazie all'impegno profuso dalle associazioni del volontariato e dall'Apss. L'informazione e la formazione sono alla base dell'attività di donazione". Il presidente dell'Aido provinciale, Luca Pontalti, ha espresso soddisfazione per il progressivo avvicinamento tra l'associazione e istituzioni sanitarie.