Meredith: assolti Sollecito e Amanda
Per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia il primo novembre 2007, la Cassazione ha assolto Raffaele Sollecito e Amanda Knox per non aver commesso il fatto
Per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia il primo novembre 2007, la Cassazione ha assolto Raffaele Sollecito e Amanda Knox per non aver commesso il fatto. I due erano stati condannati in appello a 25 anni di reclusione il primo e a 28 anni e sei mesi la seconda. Amanda è stata condannata a tre anni per calunnia, pena già scontata.
Le ipotesi prima dell'arrivo di questa sentenza, da ritenersi definitiva, erano tre: la conferma della sentenza di Appello, secondo la quale i due erano stati condannati a 25 e a 28 anni di reclusione, l'annullamento con rinvio o l'assoluzione senza rinvio. Ed è proprio quest'ultima, emessa dalla Cassazione, che ha ora messo fine ad una vicenda giudiziaria durata otto anni.
«Sono immensamente felice che quella stessa magistratura che mi ha condannato ingiustamente mi ha restituito oggi la dignità e la libertà». Così Raffaele Sollecito, parlando con uno dei suoi legali dopo la sua assoluzione. «Finalmente - ha detto - posso riprendermi la mia vita. Non dovrò più occuparmi di carte giudiziarie e posso tornare alla normalità».
Il padre, Francesco Sollecito ha accolto in lacrime la sentenza. «Stiamo piangendo di gioia».
«È stata una battaglia durissima, era pacifico che Sollecito è innocente, e questa Cassazione ha avuto il coraggio di affermarlo. Ora Raffaele torna a riprendersi la sua vita», ha commentato Giulia Bongiorno, legale di Sollecito.
«Sono molto grata che giustizia sia stata fatta. Grazie. Sono grata di riavere la mia vita». Lo ha detto Amanda Knox comparendo sulla porta di casa a Seattle insieme con la madre, la sorella e il fidanzato. Ha ripetuto più volte la sua «gratitudine per la giustizia che ho ricevuto, per il sostegno ricevuto da tutti. Anche da gente come voi. Grazie. Mi avete salvato la vita. Meredith era una mia amica. Meritava moltissimo nella vita. Io sono quella fortunata». Su quello che farà in futuro ha detto ai giornalisti: «Non lo so, sto ancora assorbendo il presente, un momento che è pieno di gioia».
Arline Kercher, madre di Meredith Kercher, si è detta «'sorpresa e molto scioccata» dopo la sentenza. «Siamo allibiti...», è stato il commento di Stephanie Kercher, sorella di Mez.
Tra chi immaginava una sentenza definitiva di condanna e chi puntava ad un processo d'appello-ter con annullamento del verdetto della Corte d'assise di secondo grado di Firenze, la Suprema Corte ha scelto una terza via, forse la più difficile.
La vicenda dell'omicidio di Meredith Kercher si chiude, dunque, con un unico punto fermo: riguarda Rudy Guede, il solo degli imputati che ha scelto il rito abbreviato e definitivamente condannato a 16 anni di reclusione.
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