Trento, sulla collina est è allarme processionaria
Due cani e un gattino morti, un altro cane in condizioni precarie per i bocconi avvelenati sciaguratamente sparsi nella zona di Oltrecastello e, come se non bastasse, un’invasione di processionaria che proprio in questo periodo lascia il nido ed inizia la sua migrazione verso il luogo in cui tesserà il bozzolo.
È «allarme rosso» a Povo, non solo tra i proprietari di animali, considerato che i bocconi con il veleno vengono collocati in zone densamente frequentate anche dai bambini e la processionaria oltre a defogliare intere piante, può costituire un grande pericolo per l’uomo e gli animali (addirittura mortale per i cani). I peli urticanti dell’insetto allo stato larvale sono infatti velenosi, e in alcuni casi, possono provocare gravissime reazioni allergiche.
Una situazione che sta provocando la reazione di molti residenti che anche con il passa parola dei social network, si stanno organizzando con petizioni alla circoscrizione, apposizione di appositi cartelli e discreta vigilanza nei luoghi «sospetti». L’auspicio è che, almeno per quanto riguarda i nidi del pericoloso lepidottero, ci sia un urgente intervento di disinfestazione, prima che tutti i nidi si schiudano.
La foto. (Processionaria a Mesiano, foto di Francesco)
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Il fenomeno.
La Processionaria del Pino (Thaumetopaea pityocampa) è una farfalla (lepidottero defogliatore) diffusa in tutta l’Europa meridionale che attacca soprattutto il pino silvestre e il pino nero. Ciascuna femmina depone tutte le sue uova in un unico manicotto costruito attorno agli aghi. Le larve della Processionaria del pino sono presenti sulle piante dall’autunno fino alla primavera successiva quando, raggiunta la maturità, scendono lungo i tronchi in lunghe file ed entrano nel terreno per poi trasformarsi prima in crisalide e poi in farfalla. Lo svernamento avviene nei nidi preparati con fili sericei sui rametti delle piante.
La diffusione.
In Trentino è presente nel fondovalle fino circa a mille metri d’altezza e negli ultimi anni sono numerose le segnalazioni anche a Trento. Sta espandendo il suo areale di diffusione a seguito dei cambiamenti climatici in atto. Presenta una generazione l’anno con comparsa degli adulti in estate.
I problemi sanitari.
L’insetto può causare problemi di ordine sanitario all’uomo e agli animali che entrano in contatto con i peli urticanti di cui sono provviste le larve. I peli urticanti possono provocare reazioni allergiche con sintomi a carico della pelle, degli occhi o del sistema respiratorio.
La difesa.
La prevenzione contro possibili rischi si basa sulla sanificazione ambientale attraverso la rimozione dei nidi nelle aree infestate, da effettuarsi nel primo periodo invernale in quanto le larve non hanno ancora sviluppato i peli urticanti. Nei giardini pubblici dei centri abitati e nelle aree verdi delle scuole la presenza della Processionaria viene contrastata dal personale tecnico dell’Ufficio Parchi e giardini del Comune di Trento con l’ausilio di prodotti biologici o con la raccolta manuale, mentre la stessa attività è svolta dai tecnici dell’ Azienda Forestale Trento-Sopramonte nelle aree silvo – pastorali nei dintorni della città.