Banda ultralarga, piano da 67 milioni
Banda ultralarga per tutti. «Con un piano da 67 milioni la provincia più cablata d'Italia offre un assist da 100 mega a piccole e medie imprese e liberi professionisti» annuncia entusiasta il comunicato della giunta provinciale. È il punto centrale della manovra di assestamento, un progetto già preannunciato dal governatore Rossi nei giorni scorsi che vuole porre le condizioni non solo per raggiungere ma anche per superare gli obiettivi minimi indicati dal governo Renzi sulla diffusione di internet veloce. Come ha spiegato il presidente di Trentino Network, Alessandro Zorer, già oggi la velocità di internet in provincia è superiore alla media nazionale ma entro il 2019 si vuole arrivare a garantire i 100 Megabit per secondo per il mondo del lavoro, le imprese e i professionisti, e i 30 Mbps per tutte le famiglie.
Si parte da una condizione ottima, con 1.100 chilometri di autostrade a fibre ottiche costruite negli ultimi anni, «con lungimiranza» sottolinea Rossi, e costate 130 milioni. Ora bisogna colmare la distanza tra queste e i palazzi.
Il piano divide il territorio in aree. Nelle cinque zone urbane di Trento, Rovereto, Riva del Garda, Arco e Pergine, dove gli operatori delle telecomunicazioni hanno già portato o stanno portando le fibre ottiche agli armadi di strada, a ridosso di abitazioni, garantendo ai privati già oggi connessioni di 30 Mbps, verranno offerti incentivi per abbattere i costi di allacciamento diretto con fibra ottica all'interno di imprese, negozi, alberghi, studi professionali in modo da arrivare a connessioni superveloci da oltre 100 Mbps. Verranno concessi a questo scopo contributi fino a 4.000 euro attraverso un credito d'imposta che copra fino alla metà della spesa per il costo di attivazione e le ristrutturazioni interne all'edificio che si rendano necessarie.
Nelle aree periferiche, dove gli operatori privati non hanno investito, è previsto un mix di incentivi a favore degli operatori stessi e delle aziende. Le compagnie che si impegnino a portare le fibre fino ai palazzi avranno un contributo del 25% sul costo di realizzazione mentre il cliente privato che si porta internet veloce in casa potrà avere un credito d'imposta del 50% fino a mille euro di spesa. Per quanto riguarda invece i cittadini residenti potranno sperare nell'arrivo delle fibre almeno fino agli armadi grazie al contributo del 70% alle compagnie offerto dalla Provincia attraverso l'attivazione di un apposito bando entro l'estate prossima.
«Accedere a internet veloce è particolarmente importante per gli alberghi - sottolinea Rossi - non solo perché ormai i clienti chiedono come prima cosa l'accesso al wifi ma anche perché con una rete veloce si rende più semplice anche il sistema delle prenotazioni, diventato importantissimo per il settore».
Ma la banda ultralarga è considerata un investimento importante anche per la scuola. Oggi sono 56 sul territorio gli istituti che beneficiano della fibra ottica, utilizzata poi per la didattica in classe con l'uso delle lavagne elettroniche. Entro il 2017 secondo i piani della giunta provinciale se ne aggiungeranno altre 295. Il piano di indirizzo dovrà raggiungere nelle intenzioni l'obiettivo di valorizzare al massimo la dorsale pubblica realizzata negli ultimi dieci anni. Questa ha infatti portato di fatto le fibre in tutti gli angoli del Trentino. L'ultimo miglio spetta per legge agli operatori privati che comunque di quella dorsale potranno avvalersi. Il modello potrà essere utilizzato anche a vantaggio dei Comuni confinanti di Lombardia e Veneto favorendo le interconnesioni transfrontaliere.