Elisoccorso, i 30 anni degli «Angeli gialli» in un video dedicato a Oskar Piazza
Si è concluso con una spettacolare simulazione di soccorso con gli elicotteri sulla parete del Ponale, il convegno sulla sicurezza e lo sviluppo dei territori, organizzato a Riva del Garda per celebrare il 30° anniversario del servizio di elisoccorso in Trentino
Si è concluso con una spettacolare simulazione di soccorso con gli elicotteri sulla parete del Ponale, il convegno sulla sicurezza e lo sviluppo dei territori, organizzato a Riva del Garda per celebrare il 30° anniversario del servizio di elisoccorso in Trentino. Il convegno, che ha visto la partecipazione del Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, ha affrontato i temi della sicurezza dei territori nel contesto internazionale, europeo e locale e dell’innovazione come risposta capace di offrire nuove soluzioni all’esigenza di sicurezza dei cittadini.
Assicurare in ogni luogo e condizione il soccorso sanitario d’urgenza a tutti i cittadini, 24 ore su 24. Questo l’impegno degli «Angeli gialli», gli uomini dell’elisoccorso trentino, che da 30 anni si impegnano per la sicurezza di tutti, con professionalità e grande qualità. La protezione civile trentina è pronta a dare il proprio contributo anche a livello nazionale e lo farà concretamente nei prossimi due anni, assumendo il coordinamento della Commissione speciale di protezione civile in seno alla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome. Nel corso del convegno, a cui hanno partecipato anche il governatore del Trentino e l’assessore provinciale alla Protezione civile, è stato fatto il punto sul servizio di elisoccorso notturno, entrato in vigore a luglio del 2013. Circa 300 all’anno i voli di notte effettuati dal Nucleo elicotteri, molti dei quali anche per i trasferimenti sanitari urgenti. Il presidente Rossi ha inoltre informato il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, dell’intenzione della Provincia autonoma di Trento di implementare il servizio notturno, attraverso l’utilizzo dei visori, che consentiranno l’atterraggio anche in piazzole occasionali, potenziando dunque notevolmente il soccorso di notte.
Per celebrare i 30 anni dell’elisoccorso è stato realizzato un video, proiettato all’inizio del convegno, realizzato dall’Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento, che si conclude con le immagini di Oskar Piazza mentre cammina sulla neve a Cima Tosa, dopo un soccorso sanitario in quota. Piazza che con le sue idee ed il suo impegno, è stato detto nel corso del convegno, ha dato un contributo fondamentale per innalzare la qualità del servizio di elisoccorso.
[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"294971","attributes":{"alt":"","class":"media-image"}}]]
Presso il Palameeting di Riva del Garda è allestito un percorso espositivo che ospita le istituzioni, le associazioni e tutte le componenti del sistema della Protezione civile del Trentino, con uomini e mezzi che danno evidenza del loro operare quotidiano. L’esposizione rimarrà aperta anche domani, 10 maggio, dalle ore 10.00 alle ore 17.00. Sempre domani, alle ore 11.00, nuova esercitazione di elisoccorso sulla parete di roccia sovrastante la strada del Ponale.
[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"294961","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"748","width":"1277"}}]]
La storia
Al loro attivo hanno ormai più di 30 mila soccorsi, impossibile dire quante vite umane hanno contribuito a salvare in montagna, il loro «habitat» naturale, forse l’ambiente più difficile per un soccorso aereo. E’ una storia che parte da lontano quella degli «elicotteri gialli» dell’Elisoccorso trentino, da quando, per volere degli amministratori della Regione Trentino Alto Adige, nel 1959 fu istituito il Nucleo elicotteri. In un secondo tempo il servizio ricadde sotto la diretta gestione della Provincia Autonoma di Trento, ma la data simbolica, spesso ricordata, è quella del 14 gennaio 1959, giorno in cui arrivò a Trento il primo elicottero, un Augusta Bell AB 47 J marche I-TREJ con pale in legno e senza compressore. Fu proprio in quell’anno che venne effettuato il primo volo di soccorso.
L’idea del nucleo elicotteri nacque con la ripresa economica e l’affermarsi della frequentazione di massa delle montagne da parte di sempre più consistenti gruppi di escursionisti e sciatori. Visti i numerosi infortuni la Regione si attivò dunque per istituire uno speciale servizio di soccorso, per il quale l’elicottero risultava il mezzo più veloce ed efficace.
Il primo elicottero a turbina, un Lama SA 315 B, venne acquistato nel 1974, al quale seguirono poi una serie di altri mezzi come l’Aluette III SA 316 B arrivato nel 1981, il Dauphine AS 365 N2 nel 1990, rimotorizzato nel 1999, a seguire due Ecureuil AS 350 B3, un secondo Dauphine AS 365 N3, infine nel 2011 due bimotori Agusta Westland 139.
Nei primi anni i soccorsi venivano effettuati recuperando gli infortunati con l’ausilio del personale del Soccorso Alpino coadiuvato dai tecnici del Nucleo a bordo dell’elicottero. Soltanto nell’agosto del 1979 alcuni medici rianimatori cominciarono a prestare servizio, a titolo di volontariato, a bordo degli elicotteri. L’elisoccorso veniva attivato dai gestori dei rifugi via radio o mandando a valle qualcuno a chiedere soccorso. L’infermiere partecipava alle missioni solo saltuariamente, a partire dal 2000 anche questa figura entra stabilmente nella composizione dell’equipaggio di elisoccorso.
Nel 1985, una convenzione tra la Provincia autonoma di Trento e l’Unità sanitaria locale Valle dell’Adige consentì l’inserimento nell’equipaggio degli anestesisti in orario di servizio. E’ l’atto di fondazione del moderno servizio di Elisoccorso in Trentino, al quale seguì, nel 1993 con la nascita di Trentino Emergenza 118, il passaggio delle chiamate di soccorso alla centrale operativa, che ancora oggi le gestisce, in attesa dell’imminente entrata in funzione della Centrale Unica di Emergenza.
Si afferma così, proprio in quegli anni, una nuova «filosofia» del soccorso, ovvero quella che vede l’elicottero quale mezzo privilegiato per «portare l’ospedale» il più velocemente possibile al paziente, anziché cercare, all’inverso, di portare il paziente all’ospedale. Oggi l’attività di elisoccorso assorbe quasi mille ore di volo all’anno.
L’organizzazione e l’attività
Unica nel suo genere, non solo a livello italiano, l’organizzazione di questo servizio si avvale di una struttura pubblica, una scelta che ha favorito uno sviluppo dell’operatività ai massimi livelli, dimostrato negli anni anche una sua convenienza economica.
Organizzato come una vera e propria ditta privata, il Nucleo Elicotteri della Provincia autonoma di Trento è in linea con tutte le certificazioni previste dalle normative in vigore. Titolare per quanto riguarda il trasporto passeggeri del Coa (certificato di operatore aereo ) nel rispetto della normativa europea JAR OPS 3, per l’attività di lavoro aereo la ditta è certificata con un «Disciplinare di Lavoro Aereo» rilasciato da Enac. La maggior parte delle manutenzioni viene eseguita dal personale tecnico interno, che effettua gli interventi secondo le rigide norme della certificazione europea JAR 145 per la quale il settore manutenzione è autorizzato ad operare.
Il programma di potenziamento del Nucleo elicotteri, attuato dall’amministrazione in questi ultimi anni sia con l’acquisto di due nuovi mezzi, due Agusta Westland 139, sia con la realizzazione della nuova sede del Nucleo, inaugurata nel dicembre 2012, presso l’aeroporto «Giovanni Caproni» di Mattarello, ha portato al raggiungimento di obbiettivi fino a qualche anno fa impensabili, quali la disponibilità di due equipaggi completi di soccorso pronti al decollo, per far fronte alle crescenti richieste di intervento, più un altro elicottero disponibile tutti i giorni per le altre attività di volo richieste, non da ultimo l’attivazione, dal 1° luglio 2013, del volo di elisoccorso notturno 24 ore su 24 e sette giorni su sette con medico rianimatore.
Con la crescita del servizio in termini di mezzi utilizzati – dal 2011 tre elicotteri dedicati all’elisoccorso – oltre al numero di persone è cresciuto anche il numero delle missioni: dalle 104 del 1985 alle 2110 dello scorso anno, 1490 delle quali per soccorsi primari e 620 secondari.
Gli interventi in montagna – dove l’intervento dell’elisoccorso è sempre affiancato dalla presenza sul terreno di una o più squadre del Soccorso alpino - sono il 10% di tutte le chiamate dell’elisoccorso. Dall’arrivo della chiamata un equipaggio di elisoccorso è in grado di alzarsi in volo al massimo in 180 secondi e di raggiungere la valle di Fassa, il luogo più lontano del territorio provinciale, al massimo in 15 minuti.
La struttura
Nella base dell’aeroporto di Trento operano, seguendo una turnistica appositamente predisposta, 12 piloti titolari di licenza ATPL-H con provata professionalità ed esperienza, 13 tecnici certificati, impegnati non solo nell’attività di elisocccorso. Per la parte burocratica due impiegati e un responsabile dell’ufficio tecnico più 3 coadiutori ground.
Nelle attività di soccorso prestano servizio in turnazioni di due al giorno, come membri di equipaggio, 16 medici anestesisti rianimatori e 16 infermieri professionali – che assicurano una presenza medica annuale di oltre 12 mila ore -, 20 tecnici di elisoccorso appartenenti al Soccorso Alpino trentino, anch’essi certificati, e durante il periodo invernale 11 unità cinofile per ricerca in valanga, tutti appositamente addestrati per operazioni con elicotteri.