Costringeva la compagna e i suoi figli ad essere brutalmente sottomessi
Aveva costretto la compagna e i loro due figli, due bimbi minori, a subire vessazioni continue. Dovevano abbassare lo sguardo in segno di sottomissione e stare in silenzio. Costretti a subire insulti, offese e minacce. E in qualche caso, per la donna e la primogenita, anche violenze fisiche. Per queste ragioni un uomo, di 44 anni, originario del Friuli Venezia Giulia, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni ai danni della compagna.
Era stata proprio la donna a denunciarlo, circa un anno e mezzo fa, in seguito a un episodio in cui l’uomo l’aveva afferrata per il collo e l’aveva sbattuta contro il muro, provocandole un trauma cranico e contusioni. In un paio di occasioni sarebbe arrivato alla violenza fisica anche nei confronti della figlia, presa a calci e trascinata per un orecchio a una festa o percossa sulle mani per aver messo lo smalto. I fatti sono avvenuti nella Bassa friulana.