Via libera a case per giovani coppie
Alloggi pronti tra cinque anni
A più di dieci anni dalla presentazione del primo progetto di riqualificazione urbanistica, il Consiglio comunale di Trento approva in via definitiva la variante al piano regolatore per la realizzazione del nuovo quartiere residenziale in via dei Tigli, a San Bartolomeo. La delibera, votata a maggioranza, con l'astensione di solo una parte del centrodestra, rappresenta il termine di un percorso che si trascina da molto tempo, avviato nel 2004 con lo studio per un intero isolato cittadino effettuato dall'architetto catalano Joan Bousquet, e proseguito poi attraverso assemblee e confronti con la definizione di un piano attuativo di iniziativa pubblica. La demolizione dei vecchi condomini popolari - le cosiddette «palafitte», il cui abbattimento si è concluso lo scorso anno - e lo sgombero di un'area di proprietà comunale di 15mila metri quadrati hanno rallentato ulteriormente il processo decisionale. Malgrado la risoluzione varata ieri, l'iter che porterà alla realizzazione del quartiere, scomposto da diverse palazzine abitative, una biblioteca, un asilo nido ed un parcheggio, appare ancora lungo. Si parla di cinque anni per i primi appartamenti.
«Il piano - ha chiosato durante la seduta consiliare Paolo Biasioli, vicesindaco con delega alla pianificazione urbana e all'edilizia - prevede la costruzione di 98 alloggi a canone moderato, in buona parte riservati a giovani coppie (circa il 40 per cento del totale), una sala di lettura pubblica, un parcheggio da 46 posti auto ed un nuovo asilo, da edificare a Nord del sedime esistente. Inoltre, il progetto prevede la modifica della viabilità della zona, con la creazione di una piazza adiacente alla chiesa del Sacro Cuore e di un raccordo per la pista ciclabile lungo Viale Verona. Nel suo insieme, l'intervento costerà tra i 25 ed i 26 milioni di euro».
L'intervento di riqualificazione urbana verrà affidato ad Itea Spa, è sarà finanziato dalla Provincia di Trento, che si assumerà l'incarico in accordo con quanto prescritto dal Patto di stabilità nazionale. Stando a quanto emerso, infatti, il piano attuativo approvato in Consiglio comunale (al secondo vaglio dei rappresentanti politici cittadini dopo le modifiche richieste avanzate da alcuni privati interessati dai procedimenti di esproprio), dovrà trovare l'avallo anche della Provincia entro sessanta giorni. La promulgazione del bando di gara, per il quale non vi sono ancora scadenze precise, sarà quindi rimessa all'istituto trentino di edilizia abitativa, su indicazione dell'amministrazione provinciale e di quella comunale.
«Speriamo - ha aggiunto Biasioli - di ultimare i primi alloggi per il termine della legislatura appena avviata. Si tratta di un progetto molto atteso dagli abitanti della zona. Inoltre, gli appartamenti in costruzione si rivolgerebbero a quella fascia grigia della popolazione giovane che non può sostenere il costo di una casa di proprietà pur svolgendo un regolare lavoro. Per questa particolare categoria, abbiamo ricevuto negli ultimi due anni più di seicento richieste per 150 alloggi».
Assieme al piano attuativo per il quartiere di San Bartolomeo, il Consiglio comunale ha affrontato, nella sera di ieri, anche il tema delle regole di indirizzo per la designazione dei rappresentanti pubblici presso aziende, enti ed istituzioni, nonché la nomina della commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari.