Processo «Why Not», assolto De Magistris

Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e il consulente, Gioacchino Genchi, sono stati assolti dalla terza corte di appello di Roma. Erano accusati di abuso d’ufficio in relazione alla vicenda dell’acquisizione di tabulati telefonici di politici, nell’ambito dell’inchiesta «Why Not», quando De Magistris era pubblico ministero a Catanzaro.

Le accuse facevano riferimento al 2006, epoca in cui l’attuale sindaco del capoluogo campano era pubblico ministero a Catanzaro, ed in particolare all’acquisizione di tabulati telefonici, senza autorizzazioni delle camere di appartenenza, dei parlamentari Romano Prodi, Francesco Rutelli, Clemente Mastella, Marco Minniti, Antonio Gentile, Sandro Gozi, Giuseppe Pisanu e Giancarlo Pittelli.

A conclusione della requisitoria, il pg Pietro Catalani aveva chiesto alla corte presieduta da Ernesto Mineo, l’assoluzione dei due imputati per gli episodi relativi a Pisanu e Pittelli, e la dichiarazione di prescrizione per gli altri sei.
Proprio ieri la Consulta ha respinto un ricorso di De Magistris sulla legge Severino, in particolare sulle norme relative alla sospensione degli amministratori locali condannati, anche in via non definitiva.Entrambi in primo grado erano stati condannati ad 1 anno e 3 mesi.

«Sono molto contento, finalmente è stata fatta giustizia», commenta De Magistris. «Per me finisce un incubo. È stata una vicenda che mi ha procurato molta sofferenza. L’assoluzione è motivo di grande soddisfazione».

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