Otto milioni per la nuova piscina
Cosa fare con 8 milioni di euro che arrivano dalla Provincia? Una possibilità è: costruire una piscina di 50 metri in via Fersina, costruire un trampolino per i tuffi sempre in via Fersina, abbellire il lido esterno delle Manazzon in via Fogazzaro e trasformare l'attuale piscina Manazzon in una palestra.
L'idea è stata presentata dall'assessore Andrea Robol alla commissione cultura e sport. Il progetto prevede di completare l'area sportiva in via Ghiaie: oltre a PalaTrento per basket e volley, campi da tennis, rugby e baseball e palaghiaccio, arriverà quindi anche un grande centro natatorio. La zona esatta è già stata individuata ed è quella che avrebbe dovuto ospitare la Casa dello Sport, che sarà invece realizzata presso il campo Coni. Questo permetterebbe inoltre dei risparmi sulla gestione, quantificati in circa 70 mila euro, potendo sfruttare il calore prodotto dalla vicina piastra del ghiaccio.
La piscina, ovviamente coperta, sarà di 50 metri con 10 corsie, con la possibilità di dividerla in due e potrà ospitare anche eventi nazionali e internazionali. Nella stressa struttura verrà realizzata una piscina dedicata ai tuffi, con trampolini e piattaforme a varie altezze. Naturalmente ci saranno gli spogliatoi e una piccola tribuna. L'intervento sarà però duplice e si agirà, oltre in via Fersina, anche in via Fogazzaro. La piscina Manazzon così come la conoscevamo non ci sarà più e resterà solo la parte esterna, ovvero il lido, potenziato e migliorato con nuovi giochi e scivoli. All'interno, invece, verrà realizzata una seconda (o ampliata) palestra, che Robol vorrebbe dedicare alla ginnastica artistica.
A chi piacerà una soluzione così? Probabilmente alle quattro società sportive del nuoto presenti in città, che così avranno finalmente a disposizione una vasca olimpica. Saranno contenti anche i tuffatori e Francesca Dallapé, che entro qualche anno dovrebbe abbandonare l'attività agonistica e potrebbe dedicarsi a una carriera di allenatrice. Anche il mondo della ginnastica artistica, se la nuova palestra verrà dedicata (principalmente, o almeno in parte) a questa disciplina, potrebbe esultare.
E, ma dipende da come saranno i lavori esterni al lido di via Fogazzaro, anche mamme e bambini potrebbero essere felici. Quantificare numericamente questa gioia (ovvero sommare nuotatori, tuffatori, ginnaste) al momento è impossibile, ma Robol è parso convinto dell'idea. Meno gli altri consiglieri che, a partire da Paolo Castelli, hanno sollevato qualche perplessità, o meglio la richiesta di spiegazioni più approfondite. Al momento c'è un'idea politica, sono state fatte delle verifiche ma non dei progetti concreti. Il termine per prendere una decisione è il 31 dicembre 2016: entro quella data bisognerà avere un esecutivo per partire con una gara. La possibilità di realizzare a Trento, come in varie località dell'Alto Adige, una sorta di Acqua Arena, al momento è accantonata. Pare costerebbe circa 20 milioni.