«No alla sala pubblica ai fascisti» Presidente: «Fascista sarebbe non darla»

La concessione della sala del Centro Civico di via Clarina è al centro delle polemiche. Venerdì 18 marzo, in quel luogo, è stata organizzata una serata su Siria e terrorismo con mostra fotografica (alle 17.30) e conferenza (alle 20.30) con due volontari. Messa così, nessun problema. E infatti il problema non è il dove, il quando, il come o il perché, ma il chi. A organizzare, infatti, sono Solidarité Identités e Fronte europeo per la Siria e a pubblicizzare l'evento su Facebook è Il Baluardo, ovvero Casa Pound di Trento, che la stessa sera, alle 22, organizza in via Marighetto una festa per San Patrizio, con lo slogan «Drink and Fight». L'Osservatorio contro i fascismi del Trentino Alto Adige si è subito mosso, scrivendo alla Presidente della circoscrizione Simonetta Dellantonio e chiedendo il ritiro della sala.

«Entrambe le sigle - si legge nella lettera - hanno come riferimento ideologico principale il nazi-fascismo e, quindi, sono del tutto incompatibili con la vita democratica della nostra comunità. Solidarité Identités è diretta emanazione di CasaPound: fino ad ora a Trento non è mai stato concesso uno spazio pubblico a questa organizzazione e quello di venerdì sarebbe il primo caso. L'evento sarà un occasione di incontro per militanti fascisti provenienti da tutto il nord Italia e, soprattutto, di propaganda politica in sfregio alla nostra costituzione, alla storia di Trento (medaglia d'oro alla resistenza) e ai valori fondanti della nostra comunità. Riteniamo quindi inadatta alla concessione di una sala pubblica».
L'appello è stato condiviso da singoli cittadini e associazioni, come il Collettivo Refresh e il Coordinamento Studenti Medi Trento.

Ma la sala verrà concessa? A rispondere è la stessa Dellantonio: «Ho ricevuto e letto la lettera e mi spiace constatare che non fosse firmata. Mi trovo in imbarazzo perché la risposta non deve essere mia o del consiglio, perché l'assegnazione degli spazi è un atto amministrativo e non politico. Abbiamo però verificato il volantino e non contiene alcun riferimento al fascismo o alcun contenuto anticostituzionale. Per sentito dire non possiamo impedire il dibattito, anche se a forze estremiste: vogliamo dare voce a tutti e mi sarebbe parso fascista non concedere la sala. Comunque ho informato il questore e avvertirò anche il sindaco, non vorrei che quella conferenza scatenasse dei problemi. Ma chi potrebbe scatenarli?».

 

 

Prima poi ci avrebbero tentato. Per la prima volta in assoluto l'organizzazione fascista CasaPound, sotto mentite...

Pubblicato da Osservatorio contro i fascismi Trentino AA - Südtirol su Martedì 15 marzo 2016
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