Il cibo a domicilio sbarca a Trento Con «Foodracers» la cena arriva a casa
«Una persona se ne sta comodamente sdraiata sul divano e dal telefonino ordina una tagliata, un sushi o una classica pizza. Poco dopo dovrà alzarsi solo per aprire la porta e pagare. Da oggi anche a Trento arriva Foodracers». A parlare è Andrea Carturan, fondatore di una startup innovativa che si basa su un'idea piuttosto banale, che sta avendo grande successo in giro per l'Italia e che ha puntato anche su Trento. Per dirla in inglese, si tratta di una piattaforma online di food delivery. Per dirla in italiano, un pony express del cibo?
«Io preferisco considerarlo un taxi che non trasporta persone ma carne, pasta, pesce e pizza. Un ristorante, che prima non faceva asporto, si affilia a noi e avrà la possibilità di farlo. A portare a casa il pranzo o la cena sono i «racers»: spesso sono studenti, ma a volte anche disoccupati, che con il proprio motorino o macchina si rendono disponibili a fare le consegne».
Quindi non sono dei vostri dipendenti? «No, sono lavoratori autonomi. Loro percepiscono, in base alla distanza, da un minimo di 3,90 euro a un massimo di 4,90. E decidono loro, quotidianamente, quando dare la propria disponibilità per lavorare. Nelle altre città italiane ne abbiamo molti che arrivano a quattrocento o cinquecento euro al mese, che per un universitario che deve pagarsi l'affitto sono un ottimo aiuto».
Infatti: per uno studente, immaginiamo, si tratta di una bella possibilità. Ad esempio se in un determinato weekend non ci sono impegni ci si mette a disposizione, magari solo dalle 19 alle 21, e si attende la chiamata. E i ristoranti dove guadagnano? E voi?
«I ristoranti a fine mese danno a "Foodracers" una percentuale sugli incassi del cibo d'asporto: si tratta di soldi che altrimenti non avrebbero incassato e che, per loro, sono al netto di spese. L'unico obbligo è quello di tenere gli stessi prezzi del menù, senza maggiorazioni».
A Trento sono già undici i ristoranti aderenti: Tetlys' S Pub, Niky's Vintage, Forst, Le Fil Vert, Old wild West, Tigella Bella, La Bottega della Piada, Vecchia Trento, Steak-house anfiteatro, Roadhouse Grill, Ristorante Orient. I racers sono una decina.
«Per ora, puntiamo a crescere quando ci saremo fatti conoscere. Siamo partiti a Treviso tre anni fa e ora lì abbiamo 60 ristoranti e 90 consegne ogni sera. Oggi siamo a Bologna, Ferrara, Mestre, Padova, Parma, Pavia, Reggio Emilia, Rovigo, Trieste, Udine e Vicenza, oltre appunto a Treviso e Trento. E a fine mese sbarcheremo a Bolzano».