Migliaia di euro sottratti alla cugina della Lubich
Circonvenzione di incapace, accusato un amico
Oltre 30mila euro spariti, in più tranches , dai conti correnti di un'anziana: denaro speso per volontà della donna e per garantirle una degna assistenza, secondo l'uomo che aveva il potere di firma per effettuare le operazioni; prelievi ingiustificati, invece, per l'amministratore di sostegno della pensionata.
Se davvero quel movimento di soldi, da febbraio 2013 a febbraio 2014, sia avvenuto per volontà della donna, è impossibile ora stabilirlo: la signora, quando iniziarono i prelievi sui suoi conti in banca e alla posta, era già malata di Alzheimer e nel febbraio 2015, all'età di 90 anni, è venuta a mancare. Qualcosa che non andava nella rendicontazione dei beni evidentemente c'era, dato che la procura ha aperto un fascicolo per circonvenzione di incapace.
La signora malata, e dunque vittima del reato ipotizzato dal pm Alessandra Liverani, è Letizia Lubich, cugina della fondatrice del Movimento dei Focolari Chiara. Imputato, che respinge ogni accusa, è un ottantenne da sempre vicino alla famiglia Lubich. L'uomo, assistito dall'avvocato Giampiero Mattei, davanti al gup di Trento ha patteggiato un anno.
A dare il via agli accertamenti è stato un esposto dell'avvocato Nicola Zilio, nominato amministratore di sostegno di Letizia Lubich nel periodo successivo ai prelievi contestati. Chiamato dal giudice tutelare a verificare la situazione patrimoniale della pensionata, che ha trascorso l'ultimo periodo della vita in una struttura assistenziale, Zilio si era accorto di prelievi in contanti da 300 a 1.500 euro, non motivati, a cadenza quasi mensile. Da un appunto emergerebbe che oltre mille euro siano stati utilizzati per l'acquisto di un abito, che però non è stato trovato nel vestiario a disposizione della signora. C'era inoltre da far chiarezza su un bonifico di 12mila euro, con la causale «spese varie», a favore di un conto corrente intestato all'imputato e alla moglie.
Movimenti di denaro sono stati registrati anche su due libretti postali (risulta intestato all'uomo un buono da 10mila euro, sottoscritto dalla signora Lubich quando le era già stata diagnosticata la malattia, e oltre 8mila euro incassati da un buono fruttifero cointestato a lui e alla donna). Chiaro e non contestabile è invece un bonifico di mille euro a favore di un'associazione che si occupa di assistenza. Una donazione che la signora Letizia, da sempre vicina al Movimento dei Focolari, avrebbe di sicuro approvato: il grosso del patrimonio, stimato in oltre 500mila euro, è andato alla Chiesa ed ai frati.