Rogo sui binari a Trento Sud, paura sulla ferrovia Le ipotesi: atto vandalico o un furto di rame
Alba di fuoco, quella di ieri lungo la linea ferroviaria del Brennero, dove - proprio nel tratto che attraversa il capoluogo - si è sviluppato un incendio. Ancora incerte le cause: è molto probabile che tutto sia stato causato dall’azione di un gruppo di ladri che, nell’asportare cavi di rame, hanno provocato il rogo. Gli agenti della polizia ferroviaria che si stanno occupando delle indagini per il momento non escludono anche la possibilità che tutto possa essere invece legato ad attività anarchico-antagonista. Proprio per questo dell’episodio è stata informata anche la Digos: al momento però non sono state rinvenute né scritte, né rivendicazioni né tantomeno inneschi.
Il rogo ha profondamente danneggiato due cabine delle centraline per la trasmissione dei dati necessari per la gestione del traffico ferroviario, nella zona sud della città, nel tratto in cui i binari scorrono paralleli a via Volta, a due passi dai condomini.
L’allarme, poco prima delle 5 di ieri, è stato dato, infatti, oltre che dal personale di Rfi - la società di Ferrovie dello stato che si occupa della rete - anche da numerosi residenti svegliati dall’acre odore rilasciato dal materiale plastico in fiamme, che si è diffuso non solo nelle immediate vicinanze, ma anche fino alla zona di San Pio X e della Clarina.
Sul posto, oltre al personale delle ferrovie, sono intervenuti anche i vigili del fuoco permanenti di Trento. Tutt’altro che agevole il loro lavoro, anche per il particolare punto in cui il rogo si è sviluppato, «protetto» su entrambi i lati da barriere antirumore.
Come detto, l’ipotesi che al momento è presa maggiormente in considerazione è quella del rogo causato da un furto di rame. L’asportazione di cavi lungo le linee, infatti, provoca ritorni di corrente ad alto voltaggio nelle cabine.
Pesantissimi i disagi alla circolazione, tanto per quel che riguarda i convogli passeggeri che quelli destinati al trasporto merci. Dal momento dello scoppio dell’incendio sono stati ben otto i treni passeggeri che hanno dovuto accusare ritardi o cancellazioni, a partire dal regionale Trento - Ala delle 5.55, riguardo al quale i viaggiatori hanno dovuto utilizzare il successivo treno, partito comunque con quasi mezz’ora di ritardo. Stesso ritardo anche per il Bolzano - Ala delle 6.06 mentre il Trento Verona delle 6.10 ha accusato un quarto d’ora di ritardo ed il Verona - Bolzano delle 8.09 è transitato oltre 40 minuti oltre l’orario.
Soppressi e sostituiti da corse in pullman, invece, il treno regionale Ala - Bolzano delle 6.37; l’Ala - Bolzano delle 7.37, il Rovereto - Bolzano delle 8.50 ed il Bolzano - Rovereto delle 9.06.
Ancora più gravi le ripercussioni per il traffico merci che - data la complessità nella gestione dei convogli passeggeri - è rimasto praticamente bloccato per tutta la mattinata: soltanto a partire dalle 14 la situazione è tornata pienamente alla normalità, dopo ore di febbrile lavoro da parte dei tecnici delle ferrovie per garantire il ripristino della rete in piena sicurezza per utenti ed operatori.