Frontale in moto, 17enne in condizioni disperate L'automobilista dello schianto: «Sono sconvolto»

di Andrea Bergamo

«È la cosa più brutta che mi sia mai capitata nella vita. Sono sconvolto». Antonio De Luca si trovava a bordo della Mercedes contro la quale ieri mattina si è schiantata la moto Aprilia del 17enne di Civezzano. Giovane che sta lottando nel reparto di rianimazione. Nel terribile impatto, l’uomo non ha riportato ferite ma per lui è impossibile cancellare dalla mente quegli attimi.
 
Erano le 7.30, quando l’automobilista giunto appositamente da Torino per partecipare alla Trento-Bondone, aveva quasi completato il sopralluogo del percorso di gara, lungo 17 chilometri. Chi ha avuto modo di parlare con De Luca, riferisce che l’automobilista stava procedendo lungo la strada ad una velocità che gli consentisse di memorizzare curve e tornanti. L’uomo era quasi giunto in cima al percorso e si trovava a poche decine di metri da Vason, prima di ridiscendere a valle. A quel punto ha visto sbucare da una curva la Aprilia del 17enne, che ha invaso la sua corsia. L’impatto è stato inevitabile.
 
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Secondo il racconto dell’automobilista, la moto stava effettuando una «derapata», ossia una sbandata controllata che consiste nel far scivolare lateralmente la ruota posteriore continuando a ruotare nello stesso verso. «Me la sono trovata di fronte» sospira Antonio De Luca, che aggiunge: «La Aprilia si è scontrata contro il cofano della mia macchina, per poi essere sbalzata sulla roccia che costeggia la  strada. E’ stato terribile». Pochi istanti dopo, sul posto sono giunti anche gli amici dello sfortunato giovane, ora ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Chiara.
 
Nonostante lo choc, l’automobilista ha voluto comunque partecipare alla corsa in salita più celebre d’Italia. De Luca ha quindi lasciato l’auto incidentata per mettersi al volante della sua Osella Pa20, ma a causa di un guasto non è riuscito a completare il percorso: la sua corsa si è interrotta al sesto intermedio, effettuando circa tre quarti del percorso con un tempo di 9 minuti e 34 secondi. Nel tardo pomeriggio, ha dunque fatto ritorno nella sua casa di Torino, accompagnato in auto da alcuni amici.

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