Duemila telecamere anticrimine Operazione sicurezza in Trentino
Si passa da 1.050 a 2.000 «occhi elettronici». Lo prevede il protocollo d’intesa frimato da Provincia, Consorzio dei Comuni e Commissariato del Governo
Un grande occhio elettronico indagatore sta per aprirsi sulle piazze, i luoghi pubblici e le principali strade del Trentino. La rete delle telecamere collegate con le centrali operative delle forze dell’ordine è destinata nel corso dell’anno prossimo a raddoppiare i suoi terminali e con essi la capacità di individuare e perseguire gli autori di reati.
Attualmente sono 1.050 le telecamere operative, piazzate in 91 Comuni, ma nel giro di qualche mese diventeranno circa duemila grazie allo stanziamento da 1 milione e 600 mila euro deciso dalla Provincia, con il quale si conta di adeguare e omogeneizzare lo standard tecnologico utilizzato anche con l’aiuto per la parte software di Trentino Network.
Il rafforzamento del «grande fratello sceriffo» è il punto fondamentale e più concreto del Protocollo d’intesa per la sicurezza sottoscritto mercoledì tra Stato, Provincia e Consorzio dei Comuni. Negli ultimi anni in numerose occasioni la raccolta delle immagini è risultata decisiva per individuare gli autori di fatti criminosi e anche dal consiglio provinciale sono recentemente arrivate sollecitazioni ad investire in questa direzione.
Da qui la decisione di spingere sull’acceleratore con uno stanziamento che prevede anche l’installazione in tempi brevi di 150 telecamere sulle arterie principali in grado di leggere e registrare le targhe delle auto.
Il protocollo è stato firmato nella sede del Commissariato del Governo dal prefetto Pasquale Gioffrè, dal governatore Ugo Rossi e dal presidente del Consorzio dei Comuni Paride Gianmoena alla presenza dei vertici di polizia e carabinieri.
Gioffrè ha sottolineato come il Trentino sia una provincia dove la criminalità organizzata non ha trovato terreno fertile ma dove esiste un problema di micro criminalità nei confronti della quale non bisogna abbassare la guardia, anche perché questa incide notevolmente sulla percezione di insicurezza diffusa tra le famiglie. Da qui il ringraziamento alla Provincia per il suo impegno.
Ringraziando istituzioni e forze dell’ordine Rossi ha sottolineato come, nonostante il territorio sia più sicuro della media nazionale, non si faccia mai abbastanza per contrastare il crimine. «Perciò - ha detto - investiamo volentieri in questo settore e non ci fermiamo. Lo devono sapere i cittadini e anche coloro che hanno intenzione di rispettare le regole».
L’assessore agli enti locali Carlo Daldoss, fornendo i dati sul progetto telecamere, ha ricordato come anche i Comuni si siano resi disponibili ad investimenti ulteriori e a una collaborazione operativa nella scelta delle installazioni. Disponibilità confermata in pieno anche da Paride Gianmoena. Provincia e enti locali si attiveranno anche nella ricerca di alloggi da mettere a disposizione delle forze dell’ordine sul territorio per aumentarne il radicamento.