«Tutta colpa della stampa» Schettino: ora la mia verità Guarda il video

Condannato a 16 anni anche in secondo grado per il naufragio della Costa Concordia, in cui morirono 32 persone, ed ora in attesa della Cassazione, l’ex comandante Francesco Schettino affida la sua autodifesa ad un video pubblicato ieri su Youtube.

Una ricostruzione dell’accaduto all’Isola del Giglio il 13 gennaio 2012 e la sua verità soprattutto su tre punti: l’ «abbandono» della nave, l’ormai famosa telefonata del comandante Gregorio De Falco e la «scelta» di aver portato la Concordia a pochi metri dalla riva, rendendo così più facili le operazioni di salvataggio.

Il video dura quasi 18 minuti e contiene le risposte di Schettino, foto, spezzoni di filmato, testimonianze di passeggeri, materiali agli atti del processo, come le registrazioni di telefonate.

«È falso, non è andata così», dice Schettino riferendosi alle accuse di aver abbandonato la nave.

Ed il comandante ricostruisce, come già aveva fatto nel processo, come mai scese a terra: «Ero accorso sul lato destro della nave, quello più a rischio per coordinare lo sbarco. Erano sbarcati quasi tutti e quando ho capito che la nave stava per travolgere l’ultima scialuppa con i suoi occupanti: sono allora sono saltato per salvare la vita di chi era a bordo». A sostegno della sua ricostruzione porta due testimonianze.

Guarda il video:

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