I confratelli contro il ristorante Locale diffidato: no nome «Gobj»
I Gobj difendono la polenta e la loro identità. Rischia di spostarsi su un piano giudiziario il braccio di ferro avviato dalla confraternita nei confronti di chi si è appropriato del loro nome. Nelle scorse settimane la Confraternita dei Ciusi e dei Gobj ha spedito una diffida al Ristorante Ca' dei Gobj, aperto nel novembre scorso nella centralissima via del Simonino al posto dello storico Due Giganti. I vertici del circolo, con in testa il presidente Marco Lazzeri, contestano oltre all'uso del nome anche la grafìa utilizzata, che sarebbe uguale a quella della Confraternita.
Sulle prime i titolari del locale l'hanno presa sul ridere, invitando i confratelli a fare del ristorante la loro sede. Poi, capito che non era uno scherzo, hanno fatto un'offerta per chiudere la questione, giudicata largamente insufficiente. Tanto che ora la diffida bonaria sarà replicata da un legale. E la disfida rischia di spostarsi seriamente nelle aule di un Tribunale.
I Gobj storicamente rappresentano i Trentini. La Mascherada, riportata in auge a metà anni Ottanta del secolo scorso con le Feste Vigiliane, è una rievocazione che trae le sue origini da un episodio storico accaduto nel VI secolo, successivamente ripreso e rappresentato in modi e forme diverse fino alla metà del XIX secolo. La rievocazione ricorda la strenua difesa di Trento da parte dei suoi abitanti contro gli abitanti di Feltre, i quali, invitati nel capoluogo dal re Teodorico per collaborare alla costruzione delle mura cittadine, avrebbero saccheggiato i granai durante una tremenda carestia. Ne nacque un'accesa battaglia, che si concluse con la vittoria dei Trentini, i quali riuscirono a scacciare i Feltrini. La Mascherada dei Ciusi e dei Gobj si sviluppa nella lotta tra la fazione dei Gobj, in costume grigio-nero, in rappresentanza dei Trentini, e la fazione dei Ciusi, i Feltrini in costume giallo/rosso. Al centro della contesa e premio della stessa la polenta, che rappresenta la riserva di cibo della cittài. Anticamente potevano partecipare alla Mascherada solamente i Nobili. Attualmente il gruppo è composto da circa un centinaio di confratelli.
Il Ristorante è stato denominato Ca' dei Gobj proprio con riferimento alla storia, per intendere che il locale è la «casa dei Trentini». Ma i confratelli non sono d'accordo.