Miola, dopo l'esplosione tempi lunghi tornare in casa
È stata una domenica triste e nuvolosa nella comunità di Miola, mentre si contano i danni dopo lo scoppio e l'incendio avvenuto all'alba di sabato nella casa a schiera di via dei Broili: una tragedia che avrebbe potuto avere conseguenze ben più pesanti.
Sono continuate anche nei giorni scorsi i rilievi dei vigili del fuoco di Baselga, mentre la famiglia Boneccher ha potuto prelevare qualche effetto personale dal suo appartamento, attiguo a quello dove è avvenuto lo scoppio ed ha perso la vita Mauro Gessi.
Se l'immobile è stato dichiarato completamente inagibile (come riportato da alcuni cartelli posti all'ingresso dell'abitazione) l'intero edificio è stato posto in sicurezza, togliendo parte della copertura e degli infissi pericolanti, mentre ieri sono iniziati i rilievi di periti e forze dell'ordine per verificare l'esatta dinamica di quanto successo pochi minuti prima delle 6 di sabato.
«Il lavoro di controllo e bonifica dei vigili del fuoco è continuato sino al tardo pomeriggio di sabato - spiega Aldo Moser, comandante dei pompieri pinetani che ha coordinato le varie operazioni - la struttura elastica ed in legno della Casa Clima ha evitato che collassassero i muri portanti e le solette dei vari piani, ma il successivo incendio ha causato danni importanti. Le fiamme hanno danneggiato le intercapedini e le pareti divisorie, alimentate dalle guaine e dai materiali d'isolamento».
Danni che appaiono evidenti sia all'esterno dell'abitazione, con vetri rotti e infissi divelti, sia all'interno dove si notano i segni lasciati dell'incendio.
«Siamo ospiti di un piccolo appartamento nei pressi dell'Hotel Olimpic - spiega Edoardo Boneccher impegnato anche lunedì con la moglie Loretta, i figli ed i fratelli in un imprevisto e non voluto trasloco - una sistemazione temporanea ottenuta grazie all'aiuto del comune di Baselga. Speriamo di trovare presto un'abitazione più ampia ed adeguata. E pensare - prova a sdrammatizzare Boneccher - che avevo deciso di passare le ferie in appartamento, ma non erano certo questi i tempi e le modalità previste».
Tutta da verificare la stabilità dell'immobile: difficile ipotizzare i tempi per un pieno restauro dell'edificio.
Miola, «Lo scoppio ed il conseguente spostamento d'aria ha coinvolto non solo la nostra casa. Molti dei vetri, serramenti ed arredi sono stati proiettati a decine di metri - conferma Boneccher - e solo per fortuna nessuno di noi, né altre persone che abitano vicino sono rimaste ferite».
Saranno ora tecnici e periti a stabilire modalità di recupero e restauro dell'immobile, che presenta addirittura alcune travi del tetto spostate dal loro originale alloggio. «Difficile ipotizzare i tempi per il rientro in casa - conclude Boneccher - speriamo che siano i più brevi possibili. Speriamo di dimenticare in fretta questa tragedia».