Stop assunzioni in casa di riposo Rsa di via Piave: scelta della Provincia
Stop alle assunzioni a tempo indeterminato da parte dell'Apsp «Beato de Tschiderer» di Trento. Si tratta di uno stop per il personale amministrativo dell'Azienda per i servizi pubblici alla persona che gestisce la nuova Rsa di via Piave. La Giunta provinciale, lo scorso febbraio, ha disposto il «blocco totale delle assunzioni del personale amministrativo sia esso a tempo indeterminato che determinato (escluse le sostituzioni per assenze per malattia e congedi), inclusa l'attivazione di altre forme contrattuali (co.co.co., lavoro interinale, consulenza amministrativa, etc.)». Eventuali deroghe al blocco delle assunzioni sono concesse dalla Provincia tenendo conto della situazione prevalente in analoghe strutture.
Ed eccoci al caso della «de Tchiderer». Il primo marzo la Provincia ha autorizzato l'assunzione di 1,5 unità equivalenti di personale amministrativo a tempo indeterminato, rispetto ad una richiesta di deroga, avanzata dal cda dell'ente, per l'assunzione di 4,5 unità equivalenti. Dopo il diniego, il presidente dell'Apsp, Dino Leonesi, è tornato all'attacco: ci serve almeno un'ulteriore unità di personale amministrativo a tempo indeterminato per fare fronte all'incremento delle attività di Rsa e alla prossima attivazione dei posti leto del progetto cure intermedie e al servizio di fisioterapia per esterni.
Niente da fare. Il blocco resta, perché la Provincia ha confrontato la «de Tschiderer» con una struttura analoga per giro di affari e complessità organizzativa. E la risposta del Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza della Provincia, è stata: la dotazione di personale «è sufficiente a garantire un'adeguata gestione amministrativa dell'ente».