Maxi sconto sui trasporti pubblici 100 euro per gli studenti universitari
Università e Provincia alleate per abbassare a 100 euro (ma la cifra sarà stabilita definitivamente prima di settembre) per tutti gli studenti iscritti all'ateneo trentino il costo dell'abbonamento ai mezzi pubblici. Un taglio che rispetto a quanto si paga oggi, dai 198 ai 330 euro solo per l'extraurbano a seconda dell'Icef presentato, andrà da un minimo del 50% al massimo del 70% circa.
Per gli universitari basterà scaricare una app e versare i 100 euro richiesti per poter avere accesso alla rete di autobus, treni, bici elettriche e tutto quanto viene gestito dalla Provincia in termini di trasporto pubblico.
«La nostra volontà - afferma l'assessore provinciale ai trasporti, Mauro Gilmozzi - all'interno della logica del disegno di legge di iniziativa popolare sulla mobilità sostenibile, è quella di far sì che gli studenti come filosofia di mobilità abbiano quella dei mezzi pubblici».
Un tassello che si iscrive all'interno del progetto di «portare in Trentino le modalità di mobilità che sono proprie del futuro prossimo, dall'auto elettrica agli spostamenti attraverso i mezzi pubblici e l'interconnessione tra auto, treno, bus e bici».
Attualmente il sistema tariffario vigente per gli studenti universitari prevede una tariffa di abbonamento annuale urbano ed una tariffa di abbonamento extraurbano. L'Università ha intrapreso un percorso in collaborazione con l'assessorato per estendere l'utilizzo degli abbonamenti al trasporto pubblico tra gli studenti universitari anche al fine di incrementare la quota di mobilità pubblica sul territorio provinciale, prevedendo un nuovo sistema di contribuzione degli studenti, da introdurre dall'anno accademico 2017/2018.
In quest'ambito, spiega la Provincia, gli studenti che verseranno i 100 euro avranno un abbonamento annuale di libera circolazione provinciale. La parte rimanente del costo sarà erogato dall'Università a Trentino Trasporti esercizio che poi provvederà a ripartire gli incassi tra i diversi ambiti, urbano, extraurbano e ferroviario, e verserà a Trenitalia gli incassi di spettanza.
Il progetto condiviso con l'Università prevede quindi il rilascio di abbonamenti di libera circolazione a tutti i potenziali 16.000 studenti, validi dal primo settembre 2017 al 31 agosto del 2018, a fronte di un incasso garantito per gli enti gestori di 1,6 milioni di euro. Al fine di agevolare gli studenti sarà consentita la possibilità di caricare l'abbonamento su un dispositivo mobile (smartphone) in alternativa alla tradizionale smart card. Entro agosto la applicazione necessaria per questo fine dovrebbe essere pronta.
«Lo schema per questa "fiscalizzazione" del costo degli abbonamenti interna all'Università - spiega il dirigente del Servizio trasporti, Roberto Andreatta - è quello che si ha nel contratto tra charterer e vettore aereo, che si presenta come il contratto in virtù del quale l'esercente vettore operativo si impegna verso un corrispettivo nei confronti di un terzo soggetto utilizzatore della capacità dell'aeromobile (charterer) a compiere viaggi determinati per il trasporto di persone. Se si "sostituisce" il charterer con l'Università, il vettore con Trentino Trasprti e Trenitalia e il passeggero con lo studente, ecco la replica di uno schema utile ad inquadrare la novità». Nelle prossime settimane dovrebbero essere definiti ulteriori dettagli dell'operazione e dovrebbero essere fornite le informazioni per gli interessati.