Profughi, 125 assegnati al Trentino Dopo gli sbarchi, 50 già arrivati
Sono 125 i migranti, tra i 12 mila sbarcati sulle coste negli ultimi giorni sulle corse italiane, che sono stati assegnati al Trentino, in base al contingente pari all'1% del totale previsto dagli accordi con lo Stato. L'assessore provinciale alla salute e al welfare Luca Zeni conferma che: «L'altra notte sono già arrivate 50 persone mentre gli altri 75 arriveranno nei prossimi giorni. Avendo aumentato il numero di appartamenti a disposizione per la distribuzione dei richiedenti asilo sul territorio, abbiamo alleggerito le presenze nelle strutture di prima accoglienza a Marco e Fersina a Trento, quindi i nuovi arrivati potranno essere ospitati lì».
Il Trentino è tra i territori italiani che ha cercato di mettere in pratica l'accoglienza diffusa coinvolgendo i Comuni nell'individuare piccole strutture dove distribuire i richiedenti asilo. Sono però ancora molti i Comuni che hanno fatto orecchie da mercante lasciando che il carico più importante di presenze pesi sul capoluogo e su Rovereto. La quota complessiva richiesta al Trentino è di 1.781 migranti da ospitare e con gli arrivi degli ultimi giorni è stata raggiunta e comunque queste quote sono in continuo aggiornamento perché sono legate agli arrivi sul territorio nazionale di nuovi richiedenti asilo, che dopo una prima identificazione nei luoghi di sbarco vengono poi distribuiti nelle varie Regioni chiamate a farsene carico.
Visto che gli sbarchi continuano e gli altri Paesi europei ignorano le richiesta italiane di accogliere pro quota la loro parte di migranti, ieri il ministro dell'Interno Marco Minniti ha dichiarato che l'Italia negherà l approdo ai porti alle navi cariche di migranti che battono bandiera non italiana, vale a dire quasi tutte quelle delle Organizzazioni non governative che operano davanti alla Libia, ad eccezione di quella di Save the Children e di una delle 4 di Medici senza frontiere.
Sull'accoglienza dei migranti ieri a livello nazionale si è scatenata anche la polemica politica con Beppe Grillo e Silvio Berlusconi che hanno accusato l'ex premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, di essere responsabile di questa situazione. A difesa di Renzi si è levata la voce del deputato trentino Lorenzo Dellai, che ha commentato: «Quanto dice Grillo contro Renzi a proposito dell'operazione Triton è moralmente al di sotto della soglia minima di accettabilità. Un leader politico all'altezza di questo termine dovrebbe invece essere orgoglioso - al di là dei legittimi scontri politici - di "servire" un Paese che dall'operazione Mare Nostrum del Governo Letta in poi si è fatto carico dei suoi doveri di civiltà, anche quando il resto dell'Europa si girava meschinamente dall'altra parte».
LE RICHIESTE DI BEZZI
«Si interroga la Giunta per conoscere a quanto ammonta il numero totale alla data del 30 giugno degli immigrati ospitati in Trentino nelle varie strutture messe a disposizione, quanti si prevede giungano in provincia e in quali località e strutture verranno ospitati». Lo
chiede il consigliere provinciale Giacomo Bezzi (Forza Italia), in una interrogazione a risposta immediata rivolta alla Giunta provinciale.
Il consigliere porta a sostegno della sua richiesta i «massicci sbarchi di immigrati degli ultimi giorni, si parla di 12.000 arrivi in sole 48 ore, che ampliano non di poco le preoccupazioni dei cittadini anche in Trentino». Secondo Bezzi, "considerati i reiterati atti di violenza che si sono succeduti le scorse settimane in centro città provocati da scontri fra immigrati, è utile capire come si evolverà la situazione a seguito dei continui arrivi nel Paese e il conseguente smistamento su tutto il territorio».