«Gelate, serve più di 1 milione»
Il maltempo ha danneggiato la produzione. La Cgil presenta il conto
«Bene lo stanziamento da 1 milione di euro per sostenere i 1.500 addetti dell'ortofrutta che rischiano il posto per le gelate, ma si può fare di più». Dopo il confronto delle parti sociali sull'assestamento di bilancio in prima commissione consiliare, Manuela Faggioni , segretaria generale di Flai Cgil, chiede alla Provincia un impegno maggiore per il settore ortofrutticolo. Intanto il presidente del consorzio Melinda Michele Odorizzi conferma quanto emerso negli ultimi passaggi della vicenda Tassullo: la drastica riduzione quest'anno della produzione di mele del 65-70% non consente di prevedere a breve nuovi investimenti nelle celle ipogee del Rio Maggiore.
«Auspichiamo uno sforzo maggiore: la nuova stagione è alle porte e potrebbero esserci riduzioni di giornate lavorative sin da subito» sostiene Faggioni a proposito del pacchetto della Provincia con cui si prevede lo stanziamento di 1 milione a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici del comparto ortofrutticolo, circa 1.500 persone a livello territoriale. Un intervento a cui si è arrivati a seguito dell'attivazione nelle scorse settimane di un tavolo tecnico con gli assessori Alessandro Olivi e Michele Dallapiccola , le Organizzazioni di produttori e i sindacati per costruire un ammortizzatore sociale straordinario che verrà gestito dall'ente bilaterale dell'ortofrutta. «Con il prossimo bilancio bisognerà trovare risorse aggiuntive». Secondo Faggioni, infatti, le gelate potrebbero provocare numerose difficoltà fin dai primi giorni della prossima stagione.
Per quanto riguarda Melinda, quest'anno il prodotto potrebbe essere «il 30-35% del solito, se va bene» dice il presidente Odorizzi. In queste condizioni «ora non c'è bisogno di sicuro di nuove celle ipogee, l'anno prossimo dipenderà dalle stime sul raccolto». A giugno l'ultimo dei tre lotti finora concordati con la Tassullo Materiali è stato terminato, entro settembre sarà attrezzato. «La capacità complessiva è di 3.000 vagoni - puntualizza Odorizzi - ma quest'anno una parte delle celle rimarrà vuota».