Profughi in Trentino In 2 mesi giù del 90%
Da due mesi, tra agosto e settembre, i flussi di nuovi migranti in arrivo in Trentino si sono ridotti di circa il 90% rispetto ai picchi toccati tra aprile e giugno. Se a maggio erano arrivati quasi 200 profughi in provincia, con aprile a quota 141, 190 a giugno e 182 a luglio, ad agosto si è scesi a quota 24, mentre settembre, nei primi 26 giorni, si è scesi sotto la cifra dei 20. Una riduzione dovuta al blocco degli arrivi via mare dalla Libia, a seguito dell’intesa tra l’Italia e il Paese nordafricano, dove però in molti osservatori hanno denunciato la situazione problematica e a tratti tragica di coloro che sono bloccati nei centri libici.
La conseguenza è una riduzione delle presenze dei profughi in Trentino, sebbene il loro numero complessivo rimanga ancora sopra quota 1.700. A fine settembre la somma delle presenze giornaliere è pari a 1.702, con una probabile riduzione visto che le uscite dovrebbero essere superiori e sommarsi a quelle di agosto quando ci sono state 12 uscite in più degli arrivi. Ma soprattutto ciò che fa parlare di una riduzione degli arrivi è il flusso di migranti che si sta riducendo.
La presenza di profughi e richiedenti protezione internazionale, in ogni caso, resta elevata, visto che nel 2016 le presenze medie a settembre erano di 1.201, quindi oltre 500 in meno.
A fronte di oltre 1.700 persone presenti in Trentino, resta ancora basso il numero di Comuni che ospitano i migranti, siano essi in strutture di smistamento o, in appartamenti o altre strutture, come alberghi o edifici pubblici o privati. In particolare, a fine settembre, i Comuni in cui erano presenti dei migranti erano una sessantina, con Trento e Rovereto ancora una volta ai primi due posti per numero di persone accolte. In particolare, se le presenze totali giornaliere a settembre erano pari a 1.702, a Trento ne erano presenti 690, oltre un terzo del totale, mentre a Rovereto si è arrivati a quota 425, poco meno di un quarto del totale. Al terzo posto il comune di Garniga Terme, con 51 presenze, dovute alla presenza della struttura di accoglienza sul Bondone dove sono ospitati alcuni dei migranti che arrivano in Trentino. Agli ultimi posti tra i Comuni che ospitano, mentre circa 115 non hanno per ora alcun profugo sul loro territorio, c’è Riva del Garda con una persona ospitata, m entre a quota due troviamo diversi municipi, tra cui, ad esempio, Ospedaletto, Lona-Lases o Malè.
Se si guarda alle strutture che ospitano i profughi in Trentino, circa il 40%, pari a 755 a fine settembre erano ospitati in appartamento, 504 in grandi strutture, 247 in medie strutture, 179 in piccole strutture. Negli hub di smistamento c’erano 85 persone, 699 in strutture di prima accoglienza, 778 in strutture di seconda accoglienza e 140 in strutture protette. Le donne erano il 19%, i maschi l’81%. Tra le nazionalità prima la Nigeria con il 26%, seconda il Pakistan con il 16% e terza il Mali con l’8%.