Armi e munizioni in casa, due fratelli denunciati
Due fratelli di 53 e 54 anni, entrambi operai residenti a Canal San Bovo, sono stati denunciati dai carabinieri per possesso di materiale esplosivo, armi e munizioni. L'indagine nasce in seguito all'arresto di un uomo di 51 anni di Mezzano, nel Primiero, avvenuto lo scorso 31 dicembre nell'ambito dell'operazione «Ultimo botto», nel corso della quale i carabinieri avevano sequestrato materiale esplosivo, detonatori, micce detonanti e munizioni di vario calibro.
I carabinieri successivamente hanno svolto altre indagini raccogliendo informazioni nei locali della zona per individuare altri depositi di armi. Grazie alle indagini, i militari lunedì scorso hanno svolto 15 perquisizioni tra Primiero e Valle di Fassa, anche con il supporto dei cani antiesplosivo, e sono giunti a individuare i due fratelli. Nelle rispettive abitazioni, in un garage e in un ripostiglio, i due denunciati detenevano armi e munizioni, anche in cattivo stato di conservazione.
I carabinieri hanno trovato materiale da guerra antiquato, un moschetto 92 calibro 6.5, un fucile Budapest M95, 117 cartucce di vario calibro, 100 grammi di polvere da sparo, 8 detonatori in rame e 10 metri di miccia a lenta combustione. Una parte delle armi, risalenti alla Seconda guerra mondiale, saranno sottoposte a perizia per valutarne lo stato di conservazione e pericolosità. L'indagine è in mano al pm Alessandra Liverani.