Cento chili di pesce lasciati in strada
Quasi 100 chili di pesce «incustodito». Un quintale di prodotti ittici sia freschi che congelati in apposite confezioni, lasciati a terra, in un angolo riparato a due metri dal ristorante, ma pure a pochi centimetri dai cassonetti dell'immondizia. È la scoperta fatta ieri mattina dagli agenti della polizia locale, che hanno immediatamente avvisato i carabinieri del Nas, il nucleo antisofisticazione.
Il pesce - di un valore di circa 15mila euro - è stato portato via dai militari, dunque non è più nella disponibilità del locale, in attesa di ulteriori accertamenti. I carabinieri stanno valutando di chi siano le responsabilità per il mancato rispetto della catena del freddo, per non aver mantenuto una corretta e costante temperatura dei prodotti, a garanzia della salubrità della materia prima e dello standard igienico.
L'intervento della polizia locale è stato del tutto casuale, per «colpa» del vento. La pattuglia stava transitando in via Brennero quando sulla strada sono «volati» alcuni contenitori di polistirolo, mossi dalle gelide raffiche che ieri mattina hanno spazzato la città. Erano le 8 circa quando gli agenti si sono fermati a lato strada per recuperare i voluminosi benché leggeri involucri e li hanno sistemati laddove ne erano stati accatastati altri, vicino ad un ristorante, nell'area in cui si trovavano anche i bidoni della raccolta differenziata. Accanto ai contenitori c'erano anche numerose confezioni di prodotti ittici: pesce fresco e surgelato, in appositi involucri separati. Era evidentemente merce consegnata da poco: i fornitori di alimentari sono soliti fare il giro di ristoranti e negozi al mattino presto, prima dell'apertura. Il problema riguarda la conservazione. Gli alimentari - e il pesce in particolare dato il rischio deperibilità - necessitano del mantenimento della catena del freddo; la mancata immediata sistemazione in frigoriferi e freezer non garantisce la sicurezza del cibo.
Nel caso di ieri mattina, i contenitori sono stati lasciati - di fatto - in strada e soprattutto «incustoditi», dunque con una potenziale contaminazione del prodotto. Al punto da profilarsi l'ipotesi di «cibo in cattivo stato di conservazione». Per questo motivo i carabinieri del Nas, avvisati dalla polizia locale, sono subito intervenuti prelevando tutti i prodotti ittici trovati all'esterno del locale. È stato avvisato il titolare del ristorante.
Sono poi proseguiti i controlli all'interno dell'esercizio pubblico, che è aperto regolamente al pubblico, mentre sul pesce portato via - tonno e salmone fresco, mazzancolle ed altri prodotti surgelati - seguiranno appositi accertamenti.
L'attenzione sui cibi offerti dai ristoranti rimane sempre alta. Un mese fa era scattato l'allarme per otto persone che si erano presentate al pronto soccorso con diarrea, vomito e nausea dopo una cena a base di sushi in un locale della città. Le analisi disposte dall'azienda sanitaria hanno però dato esito negativo. È stato inoltre accertato che la conservazione degli alimenti era regolare e che nel ristorante veniva utilizzato l'abbattitore.