Redditi, il medico più pagato è il primario otorinolaringoiatra
Curare le patologie dell’orecchio e della gola, organizzare e dirigere i pronto soccorso di tutto il Trentino e i laboratori rende più che dirigere l’Azienda sanitaria stessa. Sul sito dell’Azienda sanitaria, nell’apposita sezione dedicata alla trasparenza, sono stati pubblicati le dichiarazioni sugli emolumenti ricevuti dalla pubblica amministrazione presentate dai dirigenti (sia medici che amministrativi).
Importi lordi che riguardano il 2016 e che sono parziali in quanto non comprendono la libera professione che in qualche caso aumenta di molto la cifra.
Il più pagato, con quasi 200 mila euro (195.445), risulta essere il primario di otorinolaringoiatria, Cesare Grandi.
Solo al secondo posto, quest’anno, il direttore del dipartimento dell’Emergenza, Claudio Ramponi (186.354). Dietro a lui Patrizio Cacciagli, attuale direttore dell’area servizi. Più del direttore Paolo Bordon arrivato a guidare l’Azienda nell’aprile del 2016, hanno percepito anche la direttrice della medicina fisica e riabilitativa di Villa Rosa, Nunzia Mazzini, il gastroenterologo Giovanni de Pretis, il capo del dipartimento di anestesia e rianimazione Edoardo Geat e il primario di neurochirurgia Franco Chioffi.
Davanti al direttore generale (senza considerare i premi legati agli obiettivi che Bordon percepirà in seguito), figura anche Giovanni Maria Guarrera, attuale direttore del Servizio ospedaliero, l’ex capo della psichiatria oggi in pensione Renzo De Stefani, il primario di chirurgia pediatrica Mario Andermarcher, il primario di ortopedia di Cavalese Marco Molinari e infine Ferruccio Benedetti, a capo della rianimazione di Arco. Un punto di domanda sul reddito di Cornelio Bertagnolli, primario di medicina a Cles, che ha dichiarato emolumenti per 132.028 euro e redditi assimilabili per 68.465.
Trattandosi di autocertificazioni il dubbio è che il secondo importo si riferisca alla libera professione che gli altri non hanno inserito non essendo previsto dalla normativa che questo secondo reddito debba essere reso pubblico.
Sono quasi cento su 283 totali i dirigenti dell’Azienda che risultano aver superato i 130 mila euro. Nel lungo elenco figurano però pochissime donne. Bisogna scendere di oltre 40 posti, a quota 150 mila euro, per trovare Adriana Grecchi, a capo della riabilitazione di Villa Igea, e subito dopo Franca Chierichetti, direttrice della medicina nucleare.
Tornando agli uomini, di poco sotto i 170 mila euro Giuliano Brunori, a capo dell’area medica specialistica e primario di nefrologia, mentre oscillano tra i 164 e i 161 il direttore di urologia Gianni Malossini, il primario di geriatria Gabriele Noro e quello di ginecologia del Santa Chiara Saverio Tateo.
Lo scorso anno, quando ancora erano indicati sia gli stipendi che gli introiti derivanti dalla libera professione, il primo posto lo aveva conquistato il primario di neurochirurgia Franco Chioffi con un totale di 283.184 euro.