Gli alpini schierano i Nuvola In 400 per l'Adunata
I Nuvola (Protezione Civile dell’Ana) sono pronti a scendere in campo per la 91° Adunata e i numeri sono quelli riservati ad una macchina super efficiente. «Innanzitutto garantiremo servizio logistico a 12 mila volontari - spiega il presidente Giorgio Debiasi che ieri ha riunito i suoi uomini per l’annuale assemblea e l’approvazione del bilancio - e 400 volontari, per una settimana, a Trento fiere, prepareranno un pasto caldo a i tanti volontari dei vari raggruppamenti e delle varie specializzazioni».
Per l’Adunata alla Protezione civile è stata delegata la gestione della «Cittadella della Protezione civile» che sarà allestita in piazza Dante e che vedrà coinvolti i volontari di tutti i raggruppamenti nazionali. A questo si aggiunge il lavoro per la consegna del «regalo» che la Protezione civile vuole consegnare al sindaco: si tratta della pulizia del Doss Trento e dei giardini di via San Marco oltre che di quelli di piazza General Cantore, maso Ginocchio e via Tre Novembre.
«Infine, da metà aprile avremo da dare supporto logistico alle squadre che arriveranno per sistemare i campi», aggiunge il presidente ricordando anche la messa a disposizione di mezzi e autisti per la sistemazione delle 70 palestre. Dunque grande collaborazione e incredibile disponibilità affinché all’Adunata tutto vada nel migliore dei modi. Disponibilità e collaborazione che il presidente degli alpini Pinamonti ha voluto sottolineare annunciando che a Trento, facendo uno strappo alle regola, durante la sfilata Alpini e Nuvola sfileranno insieme.
Ma l’assemblea di ieri, che si è conclusa con un pranzo nella sede di Lavis, è stata anche l’occasione per fare il punto sulla situazione e sui problemi da risolvere.
Tra i nodi da sciogliere il basso numero di giovani che si avvicinano a questa realtà (ma non solo a questa). «In questo periodo storico in cui la famiglia vive così tante difficoltà, crediamo fortemente che associazioni come le nostre abbiano il dovere di trasmettere e umilmente insegnare il senso civico ereditato dai nostri padri», ha detto il presidente ricordando che anche quest’anno verrà organizzato un Campo scuola per ragazzi tra gli 11 e i 15 anni a Folgaria (dal 14 al 21 luglio) dove verranno proposte varie attività, che vanno dall’insegnamento dell’educazione civica, dalle escursioni a carattere culturale fino all’attività di allestimento di un campo.
«Se oggi non dedichiamo impegno per diffondere la cultura del volontariato tra i giovani - ha sottolineato l’assessore Provinciale Tiziano Mellarini - non ci sarà futuro. È su questo che dobbiamo lavorare».
Altro problema emerso è quello delle sedi, in particolare quella del Primiero, della Valle di Sole, della Valle di Non e della Bassa Lagarina.
«Per quanto riguarda il Primiero - ha rassicurato l’assessore Mellarini - è stata individuata una struttura a Canal S. Bovo dove troveranno posto anche Croce Rossa, Vigili del fuoco e servizio forestale. Ci sono stati intoppi burocratici ma entro fine maggio spero possano partire i lavori. Già approvata, invece, la delibera per la valle di Sole mentre per le altre zone cercheremo di dare risposte a breve».
Nel corso dell’incontro è stato anche approvato il bilancio dello scorso anno per un totale di 667.509 euro di uscite con un disavanzo rispetto alle entrate di 16.564 euro.
All’assemblea era presente anche il coordinatore nazionale della Protezione Civile Ana Gianni Gontero e il presidente trentino non ha comunque risparmiato di sottolineare due aspetti che hanno creato qualche malumore nell’ultimo anno. Da una parte l’assunzione di un nuovo magazziniere e dall’altra l’allontanamento di un certo numero di volontari. «Persone alle quali è stata mandata una lettera di richiamo per il fatto che non si sono mai presentati negli ultimi due anni senza specificare i motivi. I costi che il centro deve affrontare per vestire un volontario sono elevati e non possiamo permetterci di sprecare denaro in divise che vengono utilizzate pochissimo». Il presidente ha comunque fatto sapere che queste persone sono state rimpiazzate da forze nuove che si trovavano da tempo in lista d’attesa.