Adunata sicura: un ospedale da campo, nove postazioni sanitarie, soccorritori a piedi
Otto postazioni mediche avanzate, due veri e propri ospedali da campo, ambulanze e squadre di soccorritori a piedi in città, centinaia di persone impegnate tra medici, infermieri e personale di soccorso. Nei giorni dell'adunata alpina la popolazione di Trento è destinata a raddoppiare e in certi momenti anche a triplicare e un'assembramento del genere obbliga a rinforzare servizi e strutture di supporto, anche in campo sanitario. Ecco perciò che autorità e organizzatori hanno messo a punto un vero e proprio piano sanitario per affrontare una mole di lavoro che in base alle esperienze delle altre edizioni si presume elevata.
L'Azienda sanitaria provinciale ha messo in campo un gruppo di lavoro composto dal primario del pronto soccorso Claudio Ramponi, dal direttore di Trentino Emergenza, Oliviero Francesco Valoti, e dal responsabile della Centrale unica per le emergenze Giorgio Folgheraiter mentre per il Comitato organizzatore dell'adunata ha seguito l'elaborazione del piano sanitario il dottor Franco Visintainer, medico in pensione e attiva penna nera.
Ospedali da campo.
Il punto di riferimento principale per l'assistenza sanitaria in città sarà nei giorni dell'adunata l'ospedale da campo allestito dall'Ana nazionale nel piazzale sul retro del Palazzo della Regione con ingresso da via Gazzoletti. Sarà una struttura attrezzata e organizzata come un ospedale in miniatura in cui opereranno una cinquantina di sanitari. Realizzata all'interno di sei grandi tende collegate una all'altra, piantate su un'area che sarà pavimentata con una struttura provvisoria per l'occasione, avrà un punto centrale per il triage e l'accettazione, un ambulatorio clinico con ossigeno e strumenti per la rianimazione, un ambulatorio chirurgico-ortopedico, la radiologia, la farmacia con laboratorio analisi e un reparto degenza con dieci posti letto eventualmente raddoppiabili in caso di emergenza. Come un normale ospedale la struttura sarà in grado di gestire anche i codici rossi e come tutti gli altri presidi sanitari previsti in città verrà allestito il mercoledì 9 maggio per essere operativo da giovedì 10 fino a domenica 13, a disposizione di tutta la popolazione, sia degli ospiti arrivati in città per l'adunata che dei residenti che potranno così evitare spostamenti che potrebbero diventare complicati vista la grande affluenza di quelle giornate.
Un secondo ospedale da campo sarà allestito dalla Provincia nell'ex deposito dell'Atesina in via Marconi ma sarà una postazione in stand by per le grandi emergenze, utilizzata altrimenti nelle giornate dell'adunata come cittadella della croce rossa e punto di appoggio per gli operatori provenienti da fuori città, che potranno andare lì a dormire e riposarsi al termine dei loro turni di lavoro.
Postazioni mediche avanzate.
All'ospedale Santa Chiara per essere pronti ad accogliere e soccorrere un maggior numero di persone rispetto al solito sarà tenuta libera da attività programmata una sala operatoria e nel piazzale d'ingresso da Largo Medaglie d'Oro verrà allestito un tendone che farà da triage per il pronto soccorso riservato ai casi meno gravi, i codici bianchi e verdi.
In città verranno poi allestite otto postazioni mediche avanzate, realizzate ognuna sotto a due gazebo affiancati e dotate di due posti letto per visite e prime valutazioni. Le postazioni, presidiate ognuna da un medico, 3 o 4 infermieri e 6 soccorritori, saranno collocate al campo sportivo dell'oratorio della parrocchia di San Giuseppe, nel piazzale di Trento Fiere, in piazza Dante dietro alla tribuna delle autorità allestita lungo il tratto terminale della sfilata, nel parcheggio esterno di via Petrarca, nel parco di piazza Venezia accanto ai campi da tennis, all'angolo delle scuole Crispi tra via San Giovanni Bosco e via Pavoni, in via al Desert all'interno della grande tendopoli, nel piazzale della basilica di San Lorenzo con punto di pronto intervento 118. La postazione di Trento Fiere sarà garantita dallo staff medico e infermieristico del Sovrano Militare Ordine di Malta, quelle di piazza Venezia, via al Desert e San Lorenzo dall'Ana nazionale mentre le altre funzioneranno con l'apporto dei volontari delle associazioni di soccorso presenti sul territorio provinciale. Altri due punti di pronto intervento con infermiere e tre soccorritori saranno allestiti il sabato e la domenica in piazza Battisti e piazza Duomo.
Un'ulteriore postazione medica avanzata sarà allestita in Alta Valsugana, a Levico Terme probabilmente presso la sede della Croce Rossa in una zona posta sulla direttrice veneta dove è previsto il transito di migliaia di visitatori. Una postazione di riserva attivabile in caso di necessità è infine prevista in via Berlino, sul piazzale della sede dell'Autostrada del Brennero accanto al casello di Trento Centro.
Squadre di soccorso e ambulanze.
Saranno operative dal venerdì alla domenica anche una serie di squadre di soccorritori che si muoveranno a piedi tra la folla. Saranno composte da tre o quattro persone, a seconda delle giornate, e dotate di defibrillatore, barella e bombola di ossigeno. Venerdì 11 ne saranno in campo 10 che diventeranno 15 al sabato e 20 la domenica, ognuna con una propria area di competenza e con quattro ambulanze in tutto a disposizione se necessario per il trasporto d'urgenza.
In occasione di due eventi importanti e particolarmente affollati è prevista la presenza di due autoambulanze aggiuntive, una con medico e infermiere e l'altra con equipaggio base di tre soccorritori. Saranno operative a Rovereto al piazzale della Campana dei Caduti dalle 9 alle 15 di venerdì 11 e poi sabato attorno a mezzogiorno allo stadio Briamasco dove atterreranno i paracadutisti protagonisti di un lancio collettivo.
Personale.
Tutti i presidi e le strutture sanitarie saranno naturalmente collegate tra loro in rete. Collocazione e percorsi sono stati studiati in collaborazione con la polizia stradale in modo da mettere il personale nelle condizioni di essere pronti a muoversi velocemente anche in presenza di grande affollamento. Sarà allestita una Centrale operativa di soccorso aggiuntiva dedicata all'adunata.
Saranno centinaia le persone coinvolte nell'assistenza sanitaria tra medici, infermieri e soccorritori. Molti svolgeranno il loro lavoro abituale anche se fuori dai normali ambiti proprio per far fronte all'enorme presenza di persone mentre parte del personale sarà volontario
Ogni postazione medica avanzata sarà transennata, individuabile anche da lontano e sarà vigilata da personale dei gruppi alpini 24 ore su 24. «I problemi sanitari più frequenti in occasione delle adunate - spiega il dottor Visintainer - sono i malori, specie se saranno giornate calde e assolate, ma anche malesseri di persone anziane o diabetiche che magari prese dalla festa e dall'atmosfera particolare dimenticano di assumere i loro medicinali abituali o trasgrediscono alle regole». L'impegno maggiore per i sanitari inizierà dal pomeriggio di venerdì fino a domenica sera. È stato studiato un piano con le farmacie che terranno aperte straordinariamente in numero maggiore del solito anche nel fine settimana. C'è inoltre un accordo con gli odontoiatri, alcuni dei quali saranno pronti ad intervenire in caso di necessità anche al sabato e alla domenica. Si presterà infine anche attenzione al benessere degli animali con la presenza di un servizio veterinario nella zona di Trento Fiere utilizzabile da ospiti e cittadini.