S.o.s. api e vespe, è boom Venti interventi in un giorno
Con l’arrivo del caldo aumentano le chiamate ai vigili del fuoco per la presenza di api, vespe e calabroni nelle case e nei giardini. Ieri mattina alle 10 le chiamate erano state già quattro e in serata si è arrivati ad una ventina di interventi. Non sempre, però, le richieste di aiuto sono appropriate in quanto, nel caso di piccoli nidi di vespe, gli utenti potrebbero tranquillamente riuscire a risolvere il problema in maniera casalinga, utilizzando gli appositi prodotti solitamente messi in vendita nei vari negozi specializzati.
La richiesta di aiuto al numero dell’emergenza dei vigili del fuoco dovrebbe infatti essere fatta solo in caso di effettivo «pericolo» o «emergenza» che spesso coincide con la presenza di nidi di grosse dimensioni.
«Il problema - spiegano i vigili del fuoco - è innanzitutto che non tutti sanno la differenza tra vespe e api e inoltre pochi sono a conoscenza del fatto che le seconde sono protette e che quindi in questo caso è necessario un intervento particolare per riuscire anche a salvaguardare gli insetti. Con l’aiuto di un apicoltore viene prelevato lo sciame, viene isolata la regina, e posizionato il tutto in un luogo opportuno».
Naturalmente è sempre possibile che la persona che si trova un piccolo alveare in casa chiami direttamente un apicoltore per la rimozione.
Le api, è noto, sono animali impollinatori e sono tra le specie indispensabili al mantenimento dell’ecosistema mondiale. La loro estinzione porterebbe alla mancanza di cibo per il 70 per cento della popolazione. Quindi giusto non volerle in casa o nel giardino, ma altrettanto giusto salvaguardarle.
Diverso il caso delle vespe.
All’inizio, un nido di vespe è molto piccolo. Quando una vespa regina inizia a costruire il nido in primavera, questo di solito ha le dimensioni di una noce o di una pallina da golf e in questo caso le persone potrebbero tranquillamente procedere in autonomia.
Con l’avanzare dell’estate il nido cresce rapidamente di dimensioni, come il numero di vespe che vengono ospitate. Un nido può diventare grande come un pallone da calcio, a volte anche di più, raggiungendo a fine estate il massimo grado di pericolosità. Vespe e api sono facili da distinguere. Le secondo hanno infatti il corpo diviso in tre parti, testa torace e addome e hanno le caratteristiche strisce gialle e nere sul corpo. La differenza con le api, oltre alla forma del corpo è la peluria che caratterizza le seconde.
Per quanto riguarda i nidi delle vespe ne esistono di due tipi. La vespa comune produce nidi costituiti da un solo favo composto da un basso numero di cellette. Questi si trovano soprattutto sotto le grondaie, sui balconi o lungo i parapetti. Gli esperti hanno notato che questa specie non frequenta mai il nido dell’anno precedente o che è stato disinfestato.
I vespini, invece, sono nidi più complessi costituiti da più piani comprendenti centinaia di cellette e avvolti da uno strato ricoprente. Tra questi la più comune è la vespa di terra che colloca i propri nidi nelle cavità dei muri, nei solai o appesi ai soffitti.