Terremoto, 5 in nero sul cantiere del campus donato da Trento e Bolzano
Sanzioni per 40mila euro. La Provincia manda i controlli e si riserva azioni a tutela dei suoi diritti e della sua immagine
Blitz dell'Ispettorato del territoriale del lavoro e del nucleo carabinieri Ispettorato lavoro nel lotto 5-6 del cantiere edile all'interno del Campus universitario di Camerino per il nuovo Studentato Unicam, donato dalle province autonome di Trento e Bolzano.
All'arrivo dei militari c'è stato un fuggi fuggi generale. Individuate e controllate cinque aziende edili, per due delle quali è scattata la sospensione dell'attività per utilizzo di personale irregolare. Sono stati scoperti cinque lavoratori in nero, russi e marocchini, costretti a lavorare senza le protezioni individuali, tra cui due clandestini colpiti da decreto di espulsione dal territorio Italiano. Sette persone sono state denunciate per reati inerenti la normativa lavoristica, la sicurezza nei luoghi di lavoro e lo sfruttamento di manodopera clandestina.
La Procura di Macerata ha disposto il sequestro del lotto per gravi violazioni in materia sicurezza e per l'utilizzo di manodopera clandestina. Irrogate sanzioni per 40 mila euro.
La dichiarazione della Provincia di Trento. «In merito alle notizie relative alla presunta presenza di lavoro nero nel cantiere con cui si sta completando la realizzazione dello studentato universitario di Camerino, la Provincia autonoma di Trento precisa che sta collaborando con la massima trasparenza con chi sta conducendo le verifiche, l'Ispettorato del Lavoro di Macerata e i Carabinieri».
«L'auspicio - si legge in un nota - è che quanto prima si accertino i fatti e si chiariscano le eventuali responsabilità e che possa riprendere al più presto l'attività nelle aree del cantiere attualmente oggetto dell'indagine. L'obbiettivo infatti è consegnare tutta l'opera nei tempi concordati con l'Università di Camerino».
«A Camerino - precisa la provincia di Trento - si sta recando personale provinciale, anche al fine di valutare eventuali provvedimenti da prendere. Le indagini in corso riguardano una parte del cantiere dello studentato e che per gli edifici già consegnati, tutti certificati, non si segnala attualmente alcun problema».
La Provincia «seguirà l'evolversi della situazione riservandosi ogni azione a tutela dei suoi diritti e della sua immagine».